L’edizione 2021 della classica francese non ha mancato di emozionare e divertire. Purtroppo il Covid ha negato agli organizzatori qualche presenza USA di spicco ma sia al palazzo che da casa non ci siamo annoiati.
Foto: pagina Facebook Supercross de Paris
Un pizzico di invidia c’è sempre diciamolo, i cugini francesi sono gli unici in Europa ad avere strutture e cultura del Supercross tale da avvicinarsi agli States. Veder quello che riescono a fare ci mette un pizzico di malinconia, da noi al momento è a dir poco improbabile vedere un evento del genere. Bravi veramente gli organizzatori, complimenti!
Ha vinto Marvin Musquin abbastanza facilmente ma ha mostrato la differenza che corre con i piloti europei in questa disciplina, completamente diversa dal motocross tradizionale. Lui è ormai diventato uno dei piloti di punta del Supercross USA e ieri si è visto, bravo ed in bocca al lupo per il suo 2022 che inizia come al solito i primi di Gennaio.
Sul podio con lui un altro francese Cedric Soubeyras che ha tenuto dietro con le unghie e con i denti il terzo assoluto Justin Brayton.
Ancora una serata di gala e di festa per il nostro Antonio Cairoli che oltre a prendersi un bellissimo saluto da parte dei fans francesi (vedere come anche all’estero TC222 sia amato e rispettato ci riempie di orgoglio) ad uno dei campioni più vincente del cross europeo, una delle leggende di questo sport. Tony ha stupito molti per la sua velocità, il secondo posto nella superpole ed il terzo nella gara conclusiva di giornata (con block pass all’ultima curva su Brayton abbastanza duro ha mandato il pubblico in visibilio) ci ha però solo ricordato come il siciliano avrebbe avuto le sue chances anche in questa disciplina.
Quando Chad Reed (che è tornato in gara in questa occasione) a precisa domanda ha dichiarato che una delle sue fortune è stata che Tony non sia mai andato negli States è sicuramente vera. Tony ha ed aveva il talento per stare davanti anche nel Supercross. Ma il richiamo della MXGP è stato per lui troppo forte.
Le voci che lo vedranno partecipare ad almeno qualche gara del National nel 2022 prima di partecipare al Nazioni di Red Bud ci sembrano più che fondate. Quindi attenti ragazzi americani, il campionissimo non è ancora ai titoli di coda. Il suo ritiro dai GP non sarà sicuramente quello dalle gare, lo rivedremo secondo noi anche al Prestige, solo qualche mese di pazienza.
Anche Ale Lupino ha fatto vedere qualche bello sprazzo anche se ha avuto le sue difficolta e la testa non completamente sgombra visto un piccolo problema familiare.
Brutta serata per Romain Febvre che è stato autore di una brutta caduta nel secondo dei main event. Si parla di frattura di tibia a perone per lui. Attendiamo l’ufficialità ma sicuramente la sua stagione 2022 partirà un po’ ad handicap. Ieri ha comunque mostrato fino a quel punto di avere un ottimo passo anche nell’indoor.
Nella SX2 vittoria dell’americano Kyle Peters che ha vinto tutte e tre le gare in programma. Bella prova per il neo iridato della MX2 Maxime Renaux che ha pagato delle partenze sempre impegnative. Il pilota Yamaha ha comunque fatto vedere di essere un bel pilota anche in questa disciplina. A completare il podio un altro americano, Kevin Moranz.
Ora dopo questo bellissimo evento per i piloti buoni è ora di riposare. Tra poco si riparte con gli allenamenti in vista di un 2022 che partirà prestissimo. Covid permettendo…….
Chapeau ai ragazzi del Supercross de Paris. Speriamo che un giorno anche l’Europa possa avere un torneo di grande livello. Se fosse per loro potremmo iniziare anche l’anno prossimo………meditate gente.