La storia dell’italiano Elite dal suo debutto nel 2009 fino alla vigilia di Mantova 2024.
Comunicato: FxAction
Roma – L’edizione 2024 sarà il quindicesimo anniversario del campionato italiano Prestige 24MX – Borilli Pro Series. Il torneo di motocross per piloti Elite ha debuttato nel 2009 e anno dopo anno è diventato sempre più conosciuto e blasonato, fino ad arrivare a questo 2024 in cui gli occhi di tutto il mondo saranno rivolti sulla pista di Mantova, il 16 e 17 marzo, per la prima stagionale con il debutto assoluto della Ducati da cross.
L’evoluzione del campionato Prestige nel corso del tempo è stata travolgente, con una continua crescita del livello della competizione, delle organizzazioni e dell’immagine generale del torneo.
La prima gara si corse a San Severino Marche il 22 marzo del 2009, con vittorie di Felice Compagnone in Mx1 e Matteo Aperio in Mx2. Dei piloti che in quella storica data erano dietro al cancello e che ancora oggi si possono trovare al via del Prestige sono rimasti in pochi: tra questi sicuramente Stefano Pezzuto, l’unico che ha proseguito l’attività ad alti livelli senza mai fermarsi, e poi Andrea Cervellin e Alessandro D’Angelo.
I nomi forti delle prime edizioni del Prestige erano proprio questi: Compagnone, Aperio, Cervellin, D’Angelo, Pezzuto, Cristian Beggi, Stefano Dami. La partecipazione dei piloti stranieri è venuta crescendo gradualmente col tempo, anche perché nei primi anni non era prevista la loro presenza nelle classifiche finali di campionato. Il primo non italiano a vincere una gara di Prestige fu il russo Aleksandr Tonkov, nel 2011 alla Malpensa, eguagliato dallo sloveno Klemen Gercar nella gara successiva, a San Severino Marche.
Ad oggi l’albo dei vincitori di tappa del Prestige conta molti nomi celebri del motocross mondiale, come Tim Gajser, Gautier Paulin, Maxime Renaux, Simon Laengenfelder, Ruben Fernandez, Rui Goncalves. Oltre a questi, altri grandi campioni hanno partecipato ad almeno una gara, senza però riportare la vittoria: ad esempio Tony Cairoli, Jeremy Seewer, Glenn Coldenhoff e Jeremy Van Horebeek.
Nel 2014 debuttò nel Prestige Alessandro Lupino, il pilota destinato a diventare il simbolo di questo campionato, ad oggi detentore del record di titoli e gare vinte (rispettivamente 5 e 31). E proprio lui, tra due settimane, sarà l’uomo chiamato a portare in gara per la prima volta la Ducati. Un privilegio più che meritato per tutto quello che Lupino ha rappresentato per il campionato Prestige e per il motocross italiano in generale in quasi 20 anni di carriera.
Altro salto di qualità per il campionato arrivò grazie alla copertura tv di FXAction, da sempre promoter del Prestige. Le prime trasmissioni in diretta risalgono al 2015, con la telecronaca di Giancarlo Ricciotti, ancora oggi voce ufficiale del campionato, affiancato negli ultimi anni da Michele Dal Bosco come analista tecnico e Alessandro Castellani inviato a bordo pista. Questo grande sforzo di FXAction, continuato nel tempo anche a fronte di tante inevitabili difficoltà (come ad esempio durante la pandemia di Covid), ha permesso al Prestige di diventare un appuntamento seguito dagli appassionati di tutta Italia e non solo.
Una delle edizioni più vibranti del campionato italiano Prestige rimane quella del 2019, quando all’ultima prova di Castel San Pietro in tutte e due le classi regnava l’incertezza più assoluta. In Mx1 erano in lotta Alessandro Lupino e Samuele Bernardini, con Bernardini che alla fine riuscì a conquistare l’unico titolo Prestige della sua carriera. Ancora più combattuta la Mx2, dove si schierava un gruppo di piloti eccezionale: Mattia Guadagnini, Michele Cervellin, Alberto Forato, Maxime Renaux, Andrea Adamo, Nicholas Lapucci, Morgan Lesiardo. Dopo un finale rovente, la spuntò Guadagnini, per una manciata di punti su Cervellin.
Nota curiosa su Andrea Adamo: il campione del mondo in carica della Mx2 figura nell’albo d’oro come campione della categoria Fast (la seconda divisione del ranking motocross) nel 2018 e ha corso regolarmente il Prestige fino al 2021, ma non è mai riuscito a vincere una gara, pur essendoci andato vicino in molte occasioni.
Il 2022 è il primo anno di un pilota straniero campione del Prestige: lo sloveno Jan Pancar, che vinse il titolo della Mx2, replicato l’anno successivo dall’olandese Cas Valk. Nel 2024 Pancar debutterà in Mx1 e sarà sicuramente uno dei nomi da tenere in considerazione.
Il conto alla rovescia per la nuova edizione del campionato italiano Prestige 24MX – Borilli Pro Series è scattato, l’attesa sta per finire. 16 e 17 marzo, appuntamento a Mantova.