Andrea Adamo, 16 anni proveniente dalla Sicilia, è una delle più giovani promesse del vivaio nazionale. Classe 2003, ha disputato quest’anno la sua prima stagione nell’europeo EMX250 sulle Yamaha del team SM Action Migliori.
La giovane promessa viene da Calatafimi Segesta, un paesino di 6500 anime in provincia di Trapani, in quella Sicilia dove per emergere sei costretto a farti migliaia di km solo per correre un campionato Italiano. Oppure, e questo è quello che ha scelto la famiglia Adamo, molli tutto e ti trasferisci al nord vicino alle piste ed ai team più importanti d’Italia.
Andrea è uno dei pochi piloti ad aver saltato l’esperienza nella classe 125, infatti terminato il campionato Italiano nel minicross nel 2017 col titolo Senior è passato direttamente alla classe MX2 a soli 15 anni, vincendo all’esordio il tricolore Fast inserito all’interno del Prestige.
Dopo tre anni di maturazione coronati coi due titoli italiani e il primo posto all’Europeo 150 sotto l’ala del Pardi racing, alla fine del 2018 la scelta di fare il salto in uno dei migliori team in circolazione per la classe MX2.
Vediamo insieme ad Andrea di fare un bilancio sull’anno appena terminato, ricordiamo che Andrea è stato riconfermato anche per la prossima stagione nel suo attuale team.
Ciao Andrea, siamo al termine di una stagione 2019 che ti ha visto crescere e diventare uno dei nostri migliori giovani piloti della MX2, sei soddisfatto della tua annata?
Ciao ragazzi, sono parzialmente soddisfatto dell’annata. Nel Campionato europeo le cose non sono andate come volevo, invece nel Campionato italiano da metà stagione in poi, tutto è andato come mi ero prefissato.
E’ stato difficile cambiare team e moto dopo tanti anni nella famiglia Pardi e con le Honda?
Tre anni vissuti con Giuliano e Daniele Pardi, sono difficili da dimenticare. In quel periodo di tempo sono cresciuto molto come pilota, ma soprattutto come persona. Non posso nascondere che la famiglia Pardi mi ha educato al lavoro, al sacrificio e soprattutto all’umiltà. Sono stati per me anni difficili, ma di profonda formazione. Il cambiamento l’abbiamo voluto insieme, ed anche la scelta del nuovo Team è stata condivisa ed accettata.
Con l’SM Action ho trovato una squadra di professionisti efficiente e capace. Ho trovato un clima congeniale a me. Con Emanuele e Matteo ho instaurato un rapporto amichevole e basato sulla fiducia. Con loro mi diverto molto e penso sia questo il segreto per andare avanti. Per quanto riguarda la moto, non ho avuto nessun problema ad adattarmi al nuovo marchio.
Hai trovato subito un buon feeling con la Yamaha del team SM Action?
Il feeling è stato ottimo fin dalla prima volta che ho provato la Yamaha. I meccanici sono formidabili nella preparazione della moto e ad accontentarmi alle mie richieste ed esigenze. La moto è molto competitiva, peccato che ad inizio anno abbiamo avuto qualche problema tecnico che ci ha compromesso il risultato in alcune gare. Era prevedibile una cosa del genere, poiché la moto è uscita quest’anno. Da metà stagione si è capito su cosa intervenire ed è stato fatto.
Quanto è stato importante abitare vicino alla sede del team (tra Bologna e Modena) con tutta la tua famiglia?
Noi ci siamo trasferiti in Emilia Romagna 8 anni fa con la mia famiglia, sicuramente avere un team ad un’ora da casa, mi aiuta molto a livello di comodità. Avere una famiglia solida alle spalle e vicina è sempre un punto di forza per un pilota. I miei genitori ed i miei fratelli mi aiutano molto in quello che faccio e tutti remiamo nella stessa direzione. Siamo molto uniti e ci tengono molto affinché tutto vada per come deve andare. Mi hanno sempre spronato, anche nei momenti difficili e non hanno mai avuto paura dei cambiamenti. Sicuramente la mia famiglia è uno dei miei punti di forza.
Hai disputato alcune belle gare nel campionato Europeo EMX250 (ottavo nella prima manche in Francia e nono in Germania), dove hai visto che puoi migliorare e imparare nei confronti dei migliori piloti europei?
Purtroppo quest’anno abbiamo visto che la velocità c’era, ma devo mettere a punto la costanza nei risultati. Vista la mia giovane età e la poca esperienza in campo europeo, devo imparare a stare più tranquillo e ad essere un po’ più aggressivo e deciso .
Hai debuttato nel Mondiale MX2 nella trasferta in Indonesia, purtroppo un infortunio ti ha fermato già dal sabato, cosa ci puoi dire di quella breve esperienza?
Andare in Indonesia è stato davvero entusiasmante. È stata a tutti gli effetti la mia prima vera esperienza di mondiale, anche se è andata male. Ero molto agitato e purtroppo nella manche di qualifica il contatto con un pilota e la caduta mi hanno causato uno strappo al quadricipite.
Settimo nell’Italiano Prestige, al primo anno dopo il titolo Fast della passata stagione, è un campionato importante secondo te per prepararsi all’Europeo e al Mondiale?
Il settimo posto non era il risultato che volevo. Purtroppo le prime due gare del campionato sono andate male perché non sono andato a punti, infatti a Cingoli mi sono infortunato, invece a Montevarchi ho avuto un problema tecnico, e sono state queste due gare a compromettermi il risultato finale. Il livello del Campionato italiano è molto alto, perché ci sono parecchi piloti del mondiale e serve molto come allenamento in vista del campionato europeo e mondiale.
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione? Insieme al team avete già fissato degli obiettivi?
Per la prossima stagione preferisco non fare pronostici. Ne parleremo l’anno prossimo, una cosa e certa: punteremo al miglior risultato possibile, infatti abbiamo già iniziato la preparazione, per arrivare pronti a inizio anno.
Un’ultima cosa, dato che abiti in Emilia, ci puoi dire se hai un piatto preferito della cucina locale?
Diciamo che principalmente mangio cucina siciliana, ma ho dei piatti preferiti della cucina emiliana e devo dirti che tra questi i tortellini in brodo sono veramente buoni!
Grazie del tuo tempo e ci vediamo in pista!
Grazie a voi e a presto!