A bocce ferme e con le prime settimane di lavoro invernale sulle spalle, abbiamo scambiato due battute con il pilota lombardo Morgan Lesiardo. Pilota del Mondiale MX2 che, dopo una stagione e mezzo complicata, si è fatto notare con buoni risultati a partire dalla metà del 2019.
Morgan, 20 anni della provincia di Como, è un ragazzo umile e gentile, che sa quello che gli serve per stare nei primi dieci del Mondiale MX2 e dopo vari cambiamenti sembra aver trovato la giusta strada per poter esprimere tutto il suo potenziale.
D’altronde un titolo Europeo EMX250, nel 2017, non si vince per caso e per Morgan si tratta solo di mettere insieme tutti i pezzi giusti per completare il puzzle vincente.
Leggete cosa ci ha risposto alle nostre domande qui sotto:
Ciao Morgan, benvenuto da parte di tutti i lettori di MxReport.it, innanzitutto partiamo dalla stagione appena conclusa. Ti senti soddisfatto?
Ciao ragazzi, si direi che tutto sommato sono soddisfatto soprattutto da metà in poi dopo molti cambiamenti.
Parlaci che cosa hai cambiato da metà della stagione 2019…
Ho fatto dei grossi cambiamenti. Sono riuscito a centrare una top-ten nell’assoluta in Germania su una pista tra le più difficili del campionato e alcuni piazzamenti di manche intorno alla 10° posizione ed anche un 9° ad Imola. Ho cambiato in parte la moto a livello di sospensioni con un grande aiuto da parte di Cristian Colombo il quale ringrazio tanto.
Inoltre ho cambiato allenamento iniziando ad uscire in moto con Matteo Aperio, con il quale avevo già lavorato insieme in passato, e mi ci sono trovato bene e lo ringrazio per i consigli.
Rispetto all’anno scorso hai sentito meno pressione addosso?
Diciamo di no, non ho quasi mai avuto pressioni addosso. Quest’anno più che pressione mi sentivo che dovevo dimostrare qualcosa alla gente che da fuori non riesce a capire i problemi che ci sono all’interno del team o comunque nella vita di un pilota. Devo dire che ce l’ho fatta, perché sono riuscito a dimostrare che facendo gran parte delle cose da solo e in modo per me migliore sono riuscito a tornare nelle posizioni che contano, soprattutto con una moto completamente originale.
Nel 2018 arrivavi dal titolo di campione Europeo EMX250, sentivi il peso di dover dimostrare il tuo valore nel Mondiale?
Certo quando arrivi da campione porti un bel peso sulle spalle, arrivando soprattutto da una casa ufficiale dove il tuo bagaglio di esperienza si è ampliato e dove sai bene quello che ti serve per stare davanti, l’obiettivo è solo quello di lottare per stare davanti. Vedere che non ti danno la possibilità di avere le cose nel modo per te più propenso, non ti da la possibilità di dimostrare il tuo 110% in pista, una volta che capisci che non puoi avere quello che ti hanno promesso e di cui hai bisogno inizi a fare alti e bassi, fino a che la testa non capisce più nulla e cadi. L’importante è rialzarsi e posso dire che ce la sto facendo.
C’è tanta differenza tra i due campionati? (EMX250 e MX2)
Si, a livello sia di come è strutturato il weekend di gara, che dal livello delle moto e dei piloti soprattutto. Il ritmo gara è più alto.
Parliamo del 2020, come vanno i primi allenamenti con la Yamaha?
Mi sto trovando molto bene con la mia nuova moto, stiamo ancora facendo molti test, ma il feeling iniziale con la Yamaha direi che è molto buono per ora.
Cambierai qualcosa nella preparazione invernale?
Si, cambierò praticamente tutto. Ho già fatto le mie varie prove e quindi sono fiducioso del lavoro che andrò a svolgere.
Hai un personal trainer che ti segue tutti i giorni?
Si da quest’anno avrò una persona che mi segue tutti i giorni nella preparazione, ci stiamo trovando bene insieme e abbiamo lavorato anche negli ultimi due mesi della stagione 2019 i quali sono stati dei buoni test per il 2020.
Oltre agli Internazionali d’Italia, farai anche tutto il campionato Italiano Prestige nel 2020?
Si correrò gli Internazionali d’Italia, l’Italiano Prestige e le gare di Mondiale in Europa tutti nella classe MX2.
Chi sono le persone delle quali ti circondi nei weekend di gara e che ti servono per sentirti più tranquillo?
Solitamente alle gare siamo solo io e papà, non mi piace avere troppe persone che mi girano intorno, mi mettono confusione, ho bisogno di serenità, quella che solo la mia famiglia, la mia ragazza ad il mio preparatore mi sanno trasmettere.
Parlaci del tuo nuovo team, com’è stato il primo impatto?
Il primo impatto con il team direi che è stato buono, Morris mi sembra molto appassionato e con tanta voglia di crescere sia come team manager che come tecnico della moto. Le prime uscite stanno andando bene ed i test stanno dando buoni risultati.
Per finire vorrei ringraziare tutti i miei sponsor, che mi consentono di dare sempre il massimo, il team Racestore MaxBart per la stagione 2019, la mia ragazza ed i miei amici. Un saluto a tutti!
Ciao Morgan e ci vediamo in pista!