A confronto con David Luongo sullo stato di salute del FIM Motocross World Championship, montepremi per i piloti, 2 tempi e altro ancora.
Mxreport: E’ sotto gli occhi di tutti la situazione globale non facile, che penalizza anche il motocross. Insieme a tutte le parti coinvolte (team, case e piloti) state discutendo su come gestire al meglio nel futuro prossimo il Mondiale MXGP?
Stiamo vivendo un momento molto difficile, dopo due anni di Covid in cui il mondo era bloccato e ora affrontiamo la guerra in Ucraina che porta l’inflazione. Nelle ultime due stagioni, il nostro obiettivo principale era salvare il campionato del mondo e siamo stati in grado di consegnare 18 GP nel 2020 e 19 Gran Premi nel 2021, consentendo ai piloti, ai team e a tutti i loro dipendenti di mantenere il proprio lavoro e di continuare ad andare avanti . Questa stagione segna un nuovo passo nella progressione della MXGP. La maggior parte dei Gran Premi europei e storici sono tornati in calendario (Germania, Portogallo, Svezia, Finlandia) e potremo ospitare 3 eventi oltreoceano (Argentina, Indonesia e USA per il Motocross delle Nazioni FIM Monster Energy). Come promoter della MXGP siamo sempre coinvolti nelle discussioni con gli altri stakeholder dello sport, ma alla fine dobbiamo anche prendere le migliori decisioni per l’interesse generale dello sport. Gli ultimi due anni hanno dimostrato che a volte è necessario prendere decisioni forti per superare momenti difficili. L’anno prossimo, ci saranno diverse modifiche per migliorare MX2, MXGP e GP oltreoceano.
Molti team (anche ufficiali) hanno lamentato gli eccessivi costi di trasferta per partecipare al GP di Indonesia, in previsione del GP in Turchia non c’è il rischio di avere in pista un numero ancora inferiore di iscritti?
Le spese stanno salendo per tutti in questo momento. Puoi immaginare che trasportiamo 20 volte più materiale delle squadre, quindi anche i nostri costi stanno raggiungendo livelli elevati! Ma MXGP è un campionato del mondo, non un campionato europeo. L’MXGP di Turchia sarà l’ultimo GP della stagione e vi prenderanno parte le squadre iscritte al mondiale.
Alcuni piloti hanno lamentato la mancanza di premi per chi partecipa al Mondiale, pensa che sarà possibile la creazione di un montepremi come in altri campionati che possa aiutare anche i ragazzi che fanno questo sport a volte senza alcuna remunerazione?
Questa discussione si è chiusa quasi 20 anni fa, quando abbiamo deciso di rendere più professionale il nostro sport e di investire nella produzione televisiva, nelle infrastrutture e nei media. Siamo responsabili della costruzione di un campionato forte e globale per consentire ai piloti e ai team di essere più popolari e più professionali. In 20 anni, questo ha permesso ai migliori piloti di moltiplicare più volte i propri ricavi! Il nostro compito è creare un campionato premium in cui produttori, team e piloti possano mettersi in mostra.
E’ stata mai presa in considerazione l’opzione di lasciare come campionato di livello Mondiale solo la classe MXGP? Inglobando la MX2 al campionato europeo per esempio…
Era così in passato e il risultato non è stato quello di creare tanti talenti come quelli che abbiamo ora con il sistema piramidale durante lo stesso fine settimana. Il weekend del Gran Premio sta funzionando molto bene perché hai MX2 e MXGP. In più hai la classe di supporto con i diversi campionati europei e tutti insieme danno il miglior spettacolo possibile al pubblico. Questo sistema funziona molto bene e stiamo continuamente parlando con i produttori per migliorarlo.
Negli ultimi anni diverse case sono tornate a lavorare sulle moto a 2 tempi. Potrebbe essere possibile riproporre un Mondiale magari per le 250 in futuro?
Il motore a due tempi è fantastico per le categorie più piccole, e sono necessari ai produttori per le categorie più giovani, 65cc, 85cc e 125cc, che sono le più importanti per far crescere il talento. Ma non vedo questa tecnologia tornare sul palco principale con un campionato del mondo in futuro. Sai, quando fai una piramide di talenti per uno sport, può essere solo un Campionato del Mondo per il meglio del meglio, ed è l’MXGP e tutti i produttori lo adorano.
ENGLISH VERSION
The global situation is not easy for all to see, which also penalizes motocross. Together with all the parties involved (teams, manufacturers and riders) are you discussing how to best manage the MXGP World Championship in the near future?
We are living a very difficult moment, after two years of Covid where the world was lock down and now, we face the war in Ukraine which brings the inflation. The last two seasons, our main target was to save the world championship and we were able to deliver 18 GP in 2020 and 19 Grand Prix in 2021, allowing the riders, teams and all their workers to keep their jobs and to continue to go on. This season is marking a new step in the progression of the MXGP. Most of the European and historical Grand Prix came back to the calendar (Germany, Portugal, Sweden, Finland), and we will be able to host 3 Overseas events (Argentina, Indonesia and USA for the Monster Energy FIM Motocross of Nations). As promotor of the MXGP we are always involved in discussions with the other stakeholders of the sport, but at the end, we also have to take the best decisions for the general interest of the sport. The last two years showed that you need to make strong decisions sometimes to go over challenging times. Next year, it will be several changes to improve the MX2, MXGP and Overseas.
Many teams (including official ones) have complained about the excessive travel costs to participate in the GP of Indonesia, in anticipation of the GP in Turkey there is no risk of having an even lower number of entrants on the track?
The expenses are going up for everybody at this time. You can imagine that we transport 20 times more material than the teams, so our costs are also reaching highs! But MXGP is a world championship not a European championship. The MXGP of Turkey with be the last GP of the season and the teams entered for the world championship will take part.
Some riders have complained about the lack of prizes for those who participate in the World Championship, do you think it will be possible to create a prize pool like in other championships that can also help the kids who do this sport sometimes without any remuneration?
This discussion has been closed almost 20 years ago, when we decide to make our sport more professional and to invest in the TV production, the infrastructures and in the medias. We are responsible for building a strong and global championship to allow then, the riders and the teams to be more popular and to be more professional. In 20 years, this allowed the best riders to multiply several times their revenue! Our job is to make a premium championship where manufacturers, teams and riders can show themselves.
Was the option of leaving only the MXGP class as a world championship ever considered? By incorporating the MX2 into the European championship for example …
It was like this in the past and resulted to don’t create so many talents as we have now with the pyramid system during the same weekend. The Grand Prix weekend is working very well because you have MX2 and MXGP. On top of it you have the support class with the different European championships and all together, they give the best show possible to the public. This system is working very well and we are continually talking with the manufacturers to improve it.
In recent years, several manufacturers have returned to work on 2-stroke motorcycles. Could it be possible to re-propose a World Championship maybe for the 250 in the future?
The two stroke engine is fantastic for the smaller categories, and they are a need for the manufacturers for the youngest categories, 65cc, 85cc and 125cc, which are the most important for growing talent. But I don’t see this technology coming back on the main stage with a World Championship in the future. You know, when you do a pyramid of talent for a sport, it can be only one World Championship for the best of the best, and it is the MXGP and all the manufacturers love it.