Il tracciato di Lommel è da tutti considerato un vero e proprio inferno di sabbia. Chi vince su questa pista, oppure ottiene almeno un podio, entra di diritto fra i migliori piloti della specialità.
Testo and Photo by Adriano Dondi
Maxime Renaux è uno di questi. Ha vinto di prepotenza gara uno rimontando dalla sesta posizione iniziale ed ha fatto terzo nella due, anche questa volta in rimonta dall’ottava piazza.
Nonostante il secondo posto di giornata, Maxime sul podio era scuro in volto perchè ha ottenuto gli stessi punti del vincitore, ma non ha vinto l’assoluta in quanto il regolamento premia chi ottiene il miglior risultato nella seconda frazione di gara. La prestazione di Renaux ha portato entusiasmo all’interno del Team SM Action Yamaha ed ora ci si concentrerà sulle prossime tre gare finali cercando di migliorare la classifica generale.
Per quanto riguarda il Mondiale MX2, la prestazione di Michele Cervellin è stata buona per metà gara. Bene infatti la prima manche dove ha tagliato il traguardo al nono posto, ma meno bene la seconda decisa subito alla prima curva da una scivolata. Risalito in sella, ha rimontato velocemente ma nella foga è scivolato di nuovo, venendo pure centrato dal suo compagno di squadra che lo seguiva a breve distanza. Come se non bastasse, si è poi dovuto ritirare per un problema tecnico causato probabilmente dalle cadute.
MICHELE CERVELLIN #747 “Tutto sommato è stato un GP abbastanza buono perchè sapevo che questa è una pista non molto adatta alla mia guida. Ho fatto un buon nono posto nella prima manche mentre nella seconda non sono stato fortunato. Sono caduto un paio di volte e mi sono in seguito dovuto ritirare per un piccolo problema tecnico. Sono però contento perchè già dalla prossima prova in Svizzera, troverò un terreno a me più congeniale”.
Per Simone Furlotti è invece stato un GP sofferto. La forma fisica, non ancora al top, l’ha penalizzato e se fisicamente non sei a posto, soprattutto su tracciati come questo di Lommel, anche la testa ne risente. L’obiettivo era quello di finire le due manche ed è stato centrato. Ora però servono anche i risultati perchè alla fine del Campionato mancano cinque gare: quattro sul duro e una sulla sabbia (Assen) e le possibilità di fare bene ci sono.
Trasferta negativa quella di Michael Mantovani che fatica a fare il tempo nelle qualifiche ed è costretto a disputare la gara di recupero. Per poter fare le due manche però è necessario qualificarsi nei primi quattro e già dalla partenza l’obiettivo di Michael si è allontanato. Nel corso dei giri le motivazioni ed un problema tecnico lo costringono a prendere la via dei box. Non è un buon momento per lui. L’impegno c’è e si vede in allenamento. Il fatto di faticare a centrare la qualifica alle due manche della gara vera e propria, toglie motivazioni ma la voglia di far bene Mantovani ce l’ha. Servirebbe soltanto una qualche gara affrontata con più serenità e fortuna.