Dopo aver valutato i campionati mondiali ed europei è ora di passare al nostro Paese. I campionati Italiani sono tanti ma, a nostro avviso, non sempre esprimono in senso tecnico un valore assoluto.
Iniziamo dal Pro Prestige MX1 – MX2.
La Elite MX1 è stata quest’anno quella che ha espresso il valore agonistico maggiore. Scorrendo la classifica possiamo notare piloti da top ten del mondiale che abbiamo avuto l’onore di ammirare quest’anno. Da questo ne consegue che il titolo di Alessandro Lupino vale. Anzi, forse questo è il titolo tricolore più bello tra i tanti conquistati dal pilota in forza alla Ducati. Pur non avendo il ritmo di alcuni dei suoi avversari è riuscito con la continuità di rendimento a fare la differenza e portare alla casa di Borgo Panigale il primo alloro al suo rientro nel motocross. Forse gli impegni iridati hanno un po’ penalizzato i vari Pancar, Gifting e Bonacorsi che per motivi diversi in alcuni appuntamenti non hanno corso o erano acciaccati. Questo però nulla toglie ad Alessandro, e non dimentichiamoci di altri avversari del calibro di Tropepe e Soubeyras.
Nella Elite MX2 forse il discorso è un po’ diverso. Venuto a mancare il vincitore del 2023, Pancar è approdato in MX1, Valerio Lata si è ritrovato a combattere quasi da solo e visto il suo salto di qualità ha fatto il vuoto intorno a sé. Nulla ha potuto il suo “primo” avversario Yago Martinez che solo in qualche manche ha avuto modo di contrastarlo, stessa cosa possiamo dirla per Manucci. Il titolo di Vale vale, ma sicuramente in questa particolare annata gli avversari non erano così ostici come in altre occasioni. Per molte stagioni la MX2 è stata al Prestige quella di riferimento, nel 2025 con qualche altro arrivo potrebbe tornare ad essere molto competitiva.
Nella Fast la MX1 non è stata mai in discussione. Solo l’ennesimo infortunio di Emilio Scuteri poteva toglierli questo titolo che poi anche a mezzo servizio ha conquistato ad Arco. Scherzi del ranking che alle volte mette piloti decisamente da Elite nella categoria inferiore. Anche Emilio sa che è un campionato che vale meno anche se bisogna sempre vincerlo e lui lo ha fatto.
La MX2 vinta da un esordiente in 250 come Francesco Bellei la dice tutta. Non volgiamo alimentare polemiche ma sappiamo che tanti dei suoi avversari con più esperienza potevano fare sicuramente di più. Onore a Francesco, per lui il titolo vale sicuramente.
Passiamo allo Junior. Qui non ci sentiamo di dare un responso netto. Troppo giovani questi ragazzi per poterli soppesare anche se nell’arco di un campionato. Complimenti a tutti loro che sicuramente valgono e possiamo aggiungere che il campionato in generale aumenta il suo livello di anno in anno. Basta anche guardare ai risultati dei nostri giovani a livello europeo per capire come l’Italiano Junior è competitivo. Questo è un dato di fatto, frequentando assiduamente da anni il campionato possiamo esserne certi ed anche soddisfatti per un movimento che aumenta di qualità. Bellei, Uccellini, Pietro Riganti e Ivandic valgono eccome.
Passiamo al Senior 125. Qui purtroppo c’è un dato che emerge e che forse va anche valutato. Gli Elite che frequentano questo campionato si contano sulle dita di una mano, anzi meno. Da anni. Quindi, o in barba al ranking si mettono tutti insieme oppure è difficile guardando la classifica dire che Pezzuto abbia vinto un titolo che vale, onore a lui ovviamente ma ha corso purtroppo da solo. Allora bisogna dare più dignità anche alle sue vittorie e togliere ogni categoria facendo correre tutti insieme in barba al ranking. Noi la pensiamo così.
Vale sicuramente il titolo di Valsecchi proprio per quello detto sopra.
Il valore dell’Italiano Femminile al momento è condizionato dalla presenza o meno della Fontanesi. Ovviamente troppo superiore alla concorrenza che anche nei numeri in queste ultime due stagioni è sicuramente più risicata. In attesa che le tante giovani che stanno militando ora nello Junior (la gara femminile vista in occasione del Regioni di Cingoli fa ben sperare) porti nuova linfa ad un campionato che sta vivendo una fase di stallo. Kiara vale tantissimo e lo sappiamo, il suo titolo italiano anche ma meno di altre volte.
Negli AMA Over 40 non ci sentiamo di commentare. I titoli valgono per quei signori che ancora hanno voglia di cimentarsi nelle competizioni, anche se sembrano essere sempre di meno. Un campionato che era molto più vivo nelle scorse stagioni.
Lo stesso discorso ci sentiamo di farlo anche per l’Italiano Rider Expert. I titoli assegnati valgono molto per chi ormai fa di questo sport un bellissimo hobby e appunto per quello implica un impegno limitato. Vale già solo il tempo speso da questi ragazzi.
Per il Supermarecross difficile giudicare, un campionato che si gioca in tre settimane è difficile da giudicare. Per chi vince vale sicuramente ma il suo essere ad inizio stagione lo rende molto meno veritiero di un torneo corso in diversi mesi.
Ci vediamo nel 2025 per dare un “valore” ai suoi campionati.