Ormai è tutto scritto nell’albo d’oro dei vari campionati. Siamo a mente fredda, anzi freddissima. Possiamo quindi “permetterci” di ragionare su quanto certi titoli siano arrivati per merito e quanto valore reale hanno. Perché chi vince ha sempre ragione, ma ci sono vittorie e vittorie e questo è innegabile.
FOTO DI COPERTINA – MXREPORT.IT
Partiamo dal mondiale che sicuramente quest’anno ci ha fatto appassionare come in poche altre occasioni. La MXGP ha visto finalmente i tre protagonisti principali affrontarsi per tutta la stagione senza particolari infortuni in mezzo che potessero compromettere il risultato finale.
Prado, Gajser ed Herlings non sono tre piloti qualunque, a fine 2023 avevano insieme vinto 13 titoli iridati, a fine 2024 sono diventati 14. 5 a testa per Gajser ed Herlings e quattro per Prado.
Un mondiale come quello di quest’anno è paragonabile forse solo a quello del 2021 ma secondo noi il 2024 è stato l’ANNO, con tutto il rispetto per tutti. Tre piloti di così tanto talento tutti insieme si sono sfidati come raramente si è potuto vedere in un mondiale. Se volete possiamo aggiungerci anche un Febvre che ha vinto un solo titolo ma che è sempre un avversario ostico per tutti. Ma anche i comprimari sono sempre di più e sempre più competitivi.
Jorge Prado, che dal 2025 lascerà il circus della MXGP, ha secondo noi vinto il mondiale tra i più difficili di sempre quindi gli va dato un grandissimo merito. Tornato dalla parentesi negli USA dei primi mesi dell’anno in molti (a volte anche noi) abbiamo pensato che sarebbe stato un peso alla lunga. Sbagliato. Anzi, proprio gli allenamenti nel Supercross gli hanno dato quella marcia in più in certe occasioni dove il tracciato presentava ostacoli tipo indoor. Ed oggi anche nelle piste outdoor del mondiale ce ne sono sempre di più. Lo spagnolo ha fatto la differenza negli start ed in quei tipi di condizione, il resto lo sapeva già fare. Si sul fango non è sembrato troppo a suo agio ma a volte per vincere i campionati bisogna anche non rischiare in certe condizioni e lui l’ha fatto.
E gli altri non sono certo rimasti a guardare ad iniziare da un grandissimo Tim Gajser che ha fatto rimanere l’incertezza sul vincitore fino all’ultima prova. Anche lui ha fatto un anno spettacolare ed un secondo posto così vale moltissimo. Anche il terzo di Herlings vale, e pensare che ad un certo punto del campionato era in piena lotta con i due rivali, ha alzato bandiera bianca solo nel penultimo atto del mondiale, chapeau anche a lui. Forse la prudenza di inizio torneo gli ha fatto perder quei punti che poi sono stati recuperati solo in parte.
Cero è che il 2025 perderà un pezzo da 90 che andrà a nobilitare il campionato USA, una migrazione che fa pensare ma su cui al momento nulla si può fare. Troppo squilibrio tra i compensi riservati ai piloti ed anche altri fattori che al momento fanno pendere l’ago della bilancia verso gli States. Recupereremo mai quel gap? Vedremo…..
Certo è che il 2025 ci lascia in dote Gajser, Herlings, Febvre. Ci aspettiamo la consacrazione di Renaux, arrivano in MXGP De Wolf e Lucas Coenen e la Ducati con un Seewer in cerca di rivincita e con un italiano altrettanto voglioso. E poi altri due ragazzi italiani carichissimi ed una folta schiera di ottimi piloti. Non ci possiamo lamentare….
La MX2 ha visto finalmente la vittoria di Kay de Wolf che ha trovato quella continuità di rendimento che era mancata nelle scorse stagioni. La sua velocità non è stata mai in discussione. Ha vinto un mondiale con l’avversario peggiore che ci potesse essere, il suo compagno di squadra Lucas Coenen. Quindi il suo mondiale vale, vale, vale. Nella prima parte di stagione l’olandese ha costruito il suo vantaggio e l’ha amministrato quando Lucas ha iniziato a sbagliare meno ed a vincere spesso. Quindi complimenti a Kay che pur rischiando in qualche occasione l’ha portato a casa.
L’unico a reggere il passo è stato per gran parte dell’anno Simon Langenfelder ma spesso è arrivato dietro ai due troppo veloci per lui in tante occasioni.
I vari Everts, Haarup, Adamo hanno fatto vedere a tratti ottime cose ma sono mancati nella continuità che come sempre è fondamentale nella corsa al titolo. Un campionato che il prossimo anno accoglierà nuovi piloti che saliranno dall’Europeo che insieme a chi rimane nella categoria, tutti a parte i primi due di quest’anno ed Haarup, daranno vita alle battaglie del 2025.
Chiudiamo con giudizi secchi sugli europei.
EMX250, il titolo di Valin vale molto. Al primo anno nella categoria e con due clienti a dir poco scomodi come Lata e Valk è riuscito in una vera e propria impresa. Tutti e tre saranno al via del prossimo mondiale MX2, tutti da tenere d’occhio. Gli altri sono avvisati.
EMX125, Zanocz vale come vale il suo titolo. Il podio ha visto lui sopravanzare due clienti di grandissimo talento come Gyan Doensen e Simone Mancini. Vincere è sicuramente la certificazione che un altro campioncino si sta formando. Tutti e tre saranno al via dell’Europeo 250 il prossimo anno e siamo certi che saranno ancora tra i protagonisti. A chi rimane nella categoria, un occhio di riguardo per Bellei soprattutto, il compito di succedere all’ungherese.
Non finisce qui……