Malpensa è stata la cornice dell’ultima prova del campionato italiano pro Prestige 24MX 2023, Alberto Forato e Cas Valk sono i campioni assoluti di questa annata. Una breve analisi sul campionato e sull’ultima tappa.
Una stagione partita con due tappe nel mese di aprile, Mantova e Maggiora, per passare da Fermo in maggio, Arco di Trento in giugno prima della pausa estiva e due prove a settembre Ponte a Egola e Malpensa.
Se guardiamo il numero di iscritti c’è stato un calo generale, oltre al calo fisiologico che sempre avviene tra le prime gare e quelle della seconda metà, rispetto alla scorsa stagione il calo è stato importante. L’obiettivo potrebbe essere quello di attirare molti dei piloti Fast di medio livello che spesso non partecipano, magari per evitare di confrontarsi con piloti molto più veloci come gli Elite. Qualche aggiustamento va fatto, con pochi interventi mirati.
Sull’organizzazione di questo torneo non abbiamo appunti da fare, la collaudata regia di Fxaction e dei vari motoclub ha portato la diretta tv di tutte le gare, comprese lal rookies cup 125 e il prestige femminile quando erano presenti, e un livello di comunicazione di buona qualità. Il passo più difficile è portare il pubblico occasionale alle gare. L’idea di portare moto e piloti in piazza a San Miniato il venerdì sera in occasione della penultima prova può essere un buon viatico in questo senso, occorre perseverare.
Se guardiamo il lato sportivo le gare sono state belle e divertenti soprattutto in MX2 con tanti piloti in grado di vincere. L’ha spuntata l’ex campione europeo Cas Valk con la sua regolarità di piazzamenti nelle zone alte, mentre le due nostre punte di diamante della categoria ovvero i campioni mondiali ed europeo Adamo e Bonacorsi non hanno partecipato per scelte dei rispettivi team e di logistica dato che vivono principalmente tra Belgio ed Olanda. I vari Ferruccio Zanchi, Valerio Lata e Federico Tuani non hanno fatto rimpiangere gli assenti salendo sul podio in diverse occasioni, con i primi due che hanno vinto anche delle manche. Alessandro Manucci, dopo un 2022 dove non ha praticamente mai gareggiato, è tornato ed ha vinto ancora il titolo Fast lottando in molte occasioni anche tra i primi dell’assoluta.
Nella classe MX1 Alberto Forato ha vinto come da pronostico, dimostrando in alcune situazioni una superiorità schiacciante. Lupino dal canto suo ha vinto tre manche e due assolute a Maggiora e proprio Malpensa tenendo aperta la lotta per il titolo fino all’ultima manche. Speriamo di poter rivedere questo duello anche nella prossima stagione, magari con l’inserimento di Pancar che ha già lanciato la sfida ai due. Yuri Pasqualini ha fatto suo il titolo Fast emergendo tra un bel numero di piloti in grado di vincere. Nella classe 300 2t ennesima affermazione per Jimmy De Nicola del Pardi Racing.
L’epilogo stagionale sul circuito lombardo vicinissimo all’aereoporto Malpensa, non è stato esente da lamentele e problemi, ad iniziare dal ritardo nell’inizio del programma di prove del sabato per un cambiamento dell’ultimo minuto nell’assegnazione delle unità sanitarie mobili per la gara. L’inattesa pausa ha fatto saltare i turni di prove ufficiali, poi accorpati alle cronometrate in un turno unico.
Il tracciato quest’anno è stato preparato meglio della passata stagione e si è evitato il formarsi della polvere, anche grazie all’innaffiatura costante tra un turno e l’altro. Il layout è cambiato parecchio negli ultimi anni e ad alcuni piace ad altri meno, a noi che lo vediamo da fuori e cerchiamo sempre di trovare l’inquadratura migliore per scattare questa conformazione non è piaciuta, ma non siamo piloti per cui il nostro giudizio vale relativamente. Se potete fare qualcosa togliete quelle odiose reti di protezione.
Purtroppo la logistica della pista non permette di ospitare tutti i mezzi dei team nella parte bassa e chi è stato costretto a sostare nel paddock alto è rimasto lontano da docce e servizi vari.
Da ultimo, ma non per importanza per il nostro lavoro, è la cronica assenza di un locale che si possa definire sala stampa. La stanza che ci è stata assegnata riusciva a malapena ad accogliere tutti i fotografi e i media accreditati e la linea internet presente non permetteva di poter lavorare adeguatamente. Per far crescere questo sport servono anche queste cose.
Sappiamo che i ragazzi del motoclub locale ce l’hanno messa tutta per offrire a tutti i presenti il massimo lavorando anche di notte, ma su alcuni aspetti si poteva fare di più.
Vedremo cosa ci aspetterà nel calendario 2024 di questo campionato che merita di correre sugli impianti di primissimo livello lungo tutta la penisola.
Ci vediamo l’anno prossimo, sempre in pista!