In questo suo primo spazio su Mxreport.it Gugnali Paolo ci parla di uno dei piloti che ha seguito fino alla fine della passata stagione, uno dei ragazzi più promettenti del vivaio azzurro ovvero Alberto Forato.
Foto: Youthstream e archivio Mxreport
Testo: Gugnali Paolo
Siamo verso il finale di stagione 2016, un pomeriggio mi squilla il telefono…è il direttore sportivo del team Assomotor Redmoto Honda il grande Andrea Bartolini: “Ciao, come stai,tutto bene?? vai in moto??……ascolta volevo chiederti … saresti disponibile a seguire un giovane del team?” Secondo me se saprà lavorare duramente e fare scelte intelligenti potrebbe rivelarsi un pilota interessante.
Dopo una chiacchierata con Andrea e con i Forato, mi è sembrato un progetto stimolante e una nuova sfida, così tutto a avuto inizio.
Finita la stagione ho invitato Alberto da me per conoscerci meglio ed eseguire alcuni test. Subito ci siamo resi conto di avere dei punti forti, come la robustezza fisica generale (Alberto è davvero un ragazzone!!) unita ad una buona resistenza.
Naturalmente abbiamo individuato anche alcune aree più critiche, come la spalla operata da poco, da sistemare e un indice di massa corporea da migliorare.
Appena “prese le misure” uno con l’altro (devo dire che c’è voluto poco…) abbiamo iniziato a capirci e trovato un equilibrio. Albertone rende al meglio instaurando un clima di divertente complicità dove le gag e gli scherzi fanno da cornice ai momenti di assoluta concentrazione e intenso impegno. Durante una pausa, mentre facevamo due chiacchiere, mi si è avvicinato con il viso improvvisamente serio, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto con tono fermo e deciso << io voglio vincere!!! dimmi quello che devo fare… >> è in quella occasione che per la prima volta ho capito quanto desiderio e determinazione avesse questo giovane sedicenne e che cominciava ad instaurarsi la fiducia reciproca.
Da subito abbiamo cominciato a darci da fare, non c’era tempo da perdere, ben presto erano previsti vari allenamenti in Belgio e come potete facilmente immaginare, una condizione fisica precaria oltre a non consentire un volume e una intensità di allenamento adeguati, su quei terreni può rappresentare anche una fonte di pericolo maggiore, una brutta caduta è sempre in agguato, e noi volevamo starne lontano!!
L’inverno è trascorso alternando le piste Italiane con parecchie lunghe e fredde settimane in Belgio e Olanda. Sono periodi belli tosti, ogni giorno si lavora sul fisico, sulla moto o entrambi…ma servono davvero tanto, soprattutto in ottica gare internazionali. Ogni volta che scendi in pista in Olanda e Belgio, ti trovi a fare allenamento insieme a piloti di mondiale ed europeo, puoi guardare come affrontano un tratto particolarmente difficile, le traiettorie, la velocità di percorrenza, puoi prendere piano piano un miglior passo girando insieme a loro. Il terreno si segna presto, buche, canali e si impara a guidare con la pista scavata nella stessa maniera dei week end di gara, cosa molto spesso difficile da trovare in Italia.
Lavorando con pazienza e costanza, le condizioni di Alberto sono migliorate progressivamente, fino a raggiungere un buono stato di forma e allora insieme ad Andrea abbiamo cominciato piano piano a fare sul serio sia con la preparazione fisica che con l’allenamento in moto.
Finalmente si esce dalla stagione invernale, le giornate si allungano, le temperature sono più miti e cominciano le gare. Il campionato Europeo parte proprio in Italia, ad Arco di Trento con una buona partenza e una gara tutta all’attacco, davanti al pubblico di casa frutta nella 1° manche un bel 3° posto . Anche a Valkenswaard nella 1° il risultato è buono e in Lettonia una prestazione “consistent” permette un 5° e un 6° posto.
Arriva così la 4° prova in Francia ad Ernèe, in casa del compagno di squadra Mathys Boisramè. Le condizioni di partenza non sono le migliori, nella recente gara di Campionato Italiano a Montevarchi una bruttissima caduta in un tratto ad alta velocità, ci aveva lasciato tutti col fiato sospeso per ore. Non è mai facile dopo cadute simili sentirsi subito a posto di fisico e soprattutto di testa, con la stessa concentrazione e determinazione. Nella manche di apertura un prudente Forato si piazza 12°, ma è nella ripresa che mette a segno un capolavoro…dopo uno start nei primi 10, a suon di giri veloci macina avversari e a 3 giri dalla fine arriva a superare il 2° e a vedere il suo compagno di squadra che si trova in testa con un buon vantaggio.
Non ha mentalità di accontentarsi Alberto e da tutto quello che ha, nel finale di gara è di gran lunga il pilota più veloce in pista, recupera 7 secondi al battistrada, lo supera non permettendo repliche e vince la sua 1° manche nell’ Europeo, una felicità indescrivibile!
In Russia corre una manche nei 10 e una nei 5, a Ottobiano GP di Lombardia è 9° e 7° rispettivamente, non sono risultati eclatanti ma buoni per guadagnare la 3° piazza nel Campionato. Anche in Portogallo si conferma costante con un 8° e un 6°.
Sono buoni risultati, ma già da un po’ di tempo ci siamo resi conto che abbiamo un problema e non di poco conto…il ragazzo è spesso autore di partenze opache e per giunta nei primi giri fatica a prendere il ritmo, poi quando “parte” è veramente veloce e nella 2° parte delle manches a volte la sua velocità è davvero notevole, ma spesso i primi sono ormai lontani… Si modificano così alcuni parametri negli allenamenti fisici e in moto, si fanno tante prove di partenza, i consigli sono quelli giusti, Andrea Bartolini è partito davanti tante volte con i migliori piloti al mondo in pista, di tecnica ed esperienza ne ha da vendere. I miglioramenti però difficilmente sono immediati, sono sempre frutto delle corrette combinazioni di allenamento portato avanti nel tempo con costanza e determinazione, bisognerà essere pazienti.
Parallelamente all’Europeo si corre naturalmente il Campionato Italiano nel quale la classifica del nostro rider “soffre un po” . Qualche brutta partenza, alcuni errori di troppo e un guaio tecnico sommandosi fanno si che l’assoluta ne risenta non poco. È in questo periodo che si pensa di fare cominciare ad Alberto il “tirocinio” con la CRF 450… è più alto di 1,85, di corporatura robusta, ha uno stile di guida adatto a motori con “una buona schiena” come si dice in gergo e in breve sulle grosse 4T guida disinvolto e naturale.
Quale miglior modo di una gara di Campionato Italiano per “testare il polso della situazione”?? Ed ecco in arrivo la gara di Bosisio Parini, Lecco, siamo proprio curiosi di vedere come se la caverà nella MX1 in mezzo a piloti più esperti e come sarà in grado di gestire la cilindrata grossa. Il ragazzo non si fa dei problemi e dopo il passaggio nei primi 10 alla fine del 1° giro rimonta fino al 4° posto concludendo davvero bene la sua prima manche sulla 450. Una caduta nella 2° consiglia il rientro anticipato ai box, ma ci sarà tempo per rifarsi…
Arriva il finale di stagione dell’Europeo, Alberto è 3° in campionato, Furlotti e Lesiardo sono avviati a giocarsi il campionato e sono un po lontani in classifica, ma nel motocross non si sa mai, fino all’ultima bandiera a scacchi e comunque il 3° posto è da difendere con le unghie dagli avversari diretti che proveranno in ogni modo nel finale di stagione ad attaccare.
Neanche a dirlo, a Frauenfeld in Svizzera arriva l’azione decisa dell’iberico Fernandez che appaia Forato al 3°posto pari punti, una manche è andata storta.
Il finale in Francia a Villars sous Ecot è da cinema, il sabato lo spagnolo si piazza 3° e Alberto 8°, si giocano tutto la domenica. I cieli si aprono e la pioggia allaga la pista, la 2° manche sembra un girone dantesco, i piloti non riescono a risalire i salitoni più disastrati, cadute a raffica, gruppi di piloti fermi che cercano di ripartire, un vero inferno di fango. Ho guardato quella gara dal pc, non si riusciva a capire nulla, sul monitor il timer avanzava, ma il numero dei giri attribuiti ai piloti no, da casa non si capiva se il programma desse i numeri o stesse succedendo qualcosa di strano….in tutta questa confusione , Mathys Boisramè vedendo Albertone fuori pista a terra e sapendolo in lotta per il campionato, compie un gesto non usuale anche per un compagno di squadra (che è cmq il 1° degli avversari): si ferma appoggia la moto e aiuta Forato a ripartire, ma dalla giuria parte la squalifica, Forato in campionato concluderà 4°.
La stagione non è finita, gli ultimi 2 round del campionato italiano ci attendono per continuare l’apprendistato in sella alla 450.
A Mantova la pioggia allaga la pista prima della gara, in alcuni tratti il fondo è ai limiti della praticabilità. Nelle 2 manches Alberto mostra una buona velocità ma troppa foga che gli fa commettere tanti errori. Nella pausa ci si accorda su una condotta di gara più smooth, senza strafare, e nella supercampione, con la pista è ormai molto segnata e il terreno che ha drenato si vedono i risultati. Dopo una partenza nei 10 la rimonta è solida e guidando senza commettere i tanti piccoli errori delle manches precedenti i tempi sono ottimi a pochi decimi dal battistrada. Purtroppo problemi tecnici costringono al ritiro il nostro rider, ma al di là della classifica i miglioramenti sono evidenti, siamo in attesa del round finale di Faenza per avere conferme e capire dove si può arrivare con una condotta di gara più opportuna e senza inconvenienti tecnici.
L’inizio è molto confortante, in qualifica è 2° posto solo 2 decimi di secondo alle spalle del Lupo. Allo Start della prima Forato è attorno alla 11° posizione, in 5 giri risale al 4° posto, poi si mette sotto per ricucire lo strappo dai primi 3 che si è creato durante la rimonta … nei giri finali aggancia il 3° e si fa sotto a Philippaerts 2°, lo attacca staccando il 2° miglior tempo di manche al penultimo giro e solo un entrata ai limiti del lecito che spedisce Alberto fuori pista, permette a David di conservare la posizione fino alla bandiera a scacchi. Le conferme sono arrivate, il potenziale in sella alla 450 c’è.
La stagione è stata lunga e faticosa, però ci si è tolti diverse soddisfazioni e il ragazzo è cresciuto parecchio. Qualcuno dopo le recenti prestazioni pensava di vederlo schierato subito in 450, ma si è deciso di far correre Albertone in 250, data la giovane età, (alla fine della stagione aveva compiuto da poco 17 anni).
Gareggiare in MX1 richiede una certa esperienza e quella di Forato è ancora limitata, la fretta spesso è cattiva consigliera e si rischia di bruciare una carriera o peggio, di farsi male seriamente sottovalutando questo aspetto. Vedremo come andrà a finire… Stay tuned
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