DUCATI E CAIROLI AD ARNHEM – ANALISI DEL GP TEST

Il week end del GP d’Olanda è già alle spalle, al di là della bellissima lotta per il titolo della MXGP a tenere banco in questi giorni è stato il test effettuato in gara della Ducati con in sella il nove volte Campione del Mondo Antonio Cairoli.




FOTO: DANIELE BARRECA

TESTO: MXREPORT.IT

 

LA SCELTA

Iniziamo da quello che ha preceduto la gara. La Ducati ha scelto il GP d’Olanda ed ha scelto di far correre Cairoli. Mediaticamente è stata una scelta bellissima per gli appassionati ma delicata per la casa costruttrice che poteva avere anche molto da perdere in questa scelta. Ma Ducati, e Cairoli, secondo noi hanno valutato ogni aspetto. Di certo il campionissimo di Patti non sarebbe andato a fare figuracce e la sua consapevolezza su questa moto è divenuta con il tempo sempre più alta. La gara di Ponte a Egola è stato il primo step, poi il piano è stato spostare l’asticella. La sabbia per Tony è stato sempre un terreno amico e correre li voleva secondo noi avvantaggiare il pilota che con la sua tecnica sopraffina sul morbido avrebbe appiattito le differenze che l’età e la lontananza da un evento mondiale potevano acuire in altri contesti. Il team si è poi spostato in zona per provare e riprovare sul morbido la moto e lo hanno fatto anche sul tracciato che avrebbe ospitato il GP. Se le cose non fossero andate in un certo modo le voci che giravano da tempo sarebbero rimaste tali. Si presuppone che il pacchetto fosse pronto, quindi annuncio e attenzione mediatica che si sono amplificati di giorno in giorno.

 

 

Quanti pensieri nella testa di Antonio Cairoli e Marco Maddii

 

IL FINE SETTIMANA DEL GP

L’analisi nuda e cruda del week end olandese dice: settimo posto nella manche di qualifica, quindicesimo in gara uno e ritiro in gara due.

Entrando nello specifico la gara del sabato è stata sicuramente la più bella del GP. Antonio è partito davanti ed ha mantenuto le prime posizioni per gran parte del tempo. Poi nelle ultime tornate ha perso qualche posizione ma sinceramente la posizione finale è stata soddisfacente sia per Ducati che per Cairoli (crediamo anche dai vari addetti ai lavori). Sicuramente i dieci minuti in meno di gara rispetto alle manche della domenica ha aiutato tutto il pacchetto ma nonostante questo il pilota siciliano ha dimostrato ancora una volta di poter mettere dietro tanti piloti in un campionato dove ormai tutto è portato all’esasperazione. Un sabato quindi molto positivo anche per la moto partita davanti (questo è un aspetto molto positivo) e rimasta davanti (la top ten è risultato ottimo).

La domenica è stato tutto diverso. I due start di Antonio non sono stati buoni come al sabato e si sa, quando non parti bene a questi livelli sono pochissimi quelli che riescono a risalire (si contano sulle dita di una mano). In gara uno ha recuperato il possibile terminando con un onorevole 15° posto. Nella seconda manche il siculo stava compiendo un’altra bella impresa, prima di fermarsi era in lotta per l’ottava posizione e se la moto non avesse avuto un piccolo problema forse avrebbe potuto replicare il risultato del sabato. Logicamente in questa fase il suo rientro ai box è stato sicuramente obbligato, troppo importante vedere subito il problema e studiarne cause e soluzioni.

A nostro avviso questo GP sarà fondamentale per la crescita del mezzo ufficiale che poi si trasmetterà alle moto di produzione.

 

 

 

Il sabato di TC222 è stato sicuramente molto positivo

 

 

Una domenica più complicata ma il campione di Patti era ancora da top ten, peccato per le partenze e per un problema tecnico

CONCLUSIONI

Il nostro è un nostro parere e logicamente può andare vicino o lontano dalla verità. Per quello che abbiamo visto possiamo dire che il test è stato utile al 100%. Una gara di mondiale sulla sabbia è la condizione più stressante per una moto da gara (solo il fango lo è di più ma sicuramente è una condizione molto più rara in percentuale anche se quest’anno lo è stato molto più del solito). Mediaticamente è stata una grossa cassa di risonanza che ha portato interesse ed interessi sull’evento con la felicità di organizzatori e dei protagonisti. La moto è sembrata essere all’altezza, ora si tratta solo di lavorare sui dettagli per essere al top per il 2025.

Poi la scelta dei piloti da mettere in sella è un altro discorso di non poco conto. I vincenti sono tutti già presi salvo colpacci dell’ultimo minuto. Non rimane che trovare due ottimi piloti per poi puntare nei prossimi anni a nomi più altisonanti. Magari a Borgo Panigale ci stupiranno ma a giudicare dai rumors potrebbe essere un anno di transizione, simile a quello di Triumph in MX2 per intenderci. Andare per gradi e far vedere il prossimo anno il potenziale di questa moto potrebbe essere un bel trampolino di lancio per ambire a qualcosa di più.

 

Che emozione rivedere in pista nei GP Antonio Cairoli, tanta attenzione mediatica intorno a questo GP test

 

 

Sapremo tutto in breve tempo, i giochi di mercato si stanno o si sono già fatti, quando avremo l’ufficialità.

 

Per concludere auguriamo il meglio a questo marchio che fa sicuramente sognare tanti appassionati ed incuriosire gli addetti ai lavori. Buon lavoro Ducati!

 

TC222 e Ducati

 

 

 

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