Il periodo estivo ha permesso a Thomas Marini di correre un paio di prove nel mondiale MXGP. La vicinanza della Repubblica Ceca e della Svizzera hanno anche permesso di diminuire i costi delle trasferte e facilitato l’impegno.
Sia a Loket che a Frauenfeld il nostro ragazzo ha finalmente potuto saggiare il livello esasperato di questa categoria rimanendone impressionato.
La verità è che per stare al passo c’è ancora del lavoro da fare ma questo c’era da aspettarselo. Il lato positivo è che ora per il suo staff sarà più facile lavorare su quegli aspetti decisivi per un suo ulteriore miglioramento. Il suo ambientamento con il 450 procede in maniera graduale con progressi costanti. Queste due tappe sono servite anche per accrescere ulteriormente un bagaglio di esperienza che tornerà utile sicuramente nel 2019.
Nessun punto portato a casa nelle quattro manche con un 27° posto in gara uno in Svizzera come miglior risultato. In Repubblica Ceca due volte 31° mentre il ritiro nella seconda manche svizzera è stato causato da un guasto alla frizione della sua moto.
Ora si torna a pensare all’Italiano Prestige, che si correrà al Ciglione della Malpensa l’8 e 9 Settembre. Li vedremo se queste gare hanno influito positivamente sulla sua crescita, ormai Thomas è costantemente a ridosso della top ten della categoria e le ultime due prove si questo torneo serviranno magari ad entrare in pianta stabile tra i migliori.
Thomas insieme ad Alessandro con il team Scoccia al completo vi aspettano in Lombardia per scrivere un altro capitolo di questa stagione.
Chiudiamo con le impressioni di Thomas sulle due prove disputate.
THOMAS MARINI: «Sono state due gare veramente toste, il livello è altissimo e trovarsi in mezzo a quei piloti è una grande soddisfazione. La gara di Loket è stata segnata un po’ dalla tensione, non sono riuscito a guidare sciolto come volevo e questo ha un po’ influenzato il weekend anche se col passare dei turni riuscivo a migliorare sempre di più. In Svizzera invece il weekend è stato molto positivo, la pista era molto impegnativa per come si era scavata, la prima manche sono riuscito a fare una discreta partenza e prendere da subito il mio ritmo, peccato per la scivolata a 3 giri dalla fine mentre ero 24 che mi ha fatto perdere alcune posizione e concludere 27. Nella seconda manche ho avuto un problema tecnico al giro di ricognizione…ho provato a partire ma sono dovuto uscire dopo pochi giri, peccato perché mi sentivo bene!!
Comunque bellissima esperienza dove ho raccolto tanti spunti su cui lavorare in vista del finale di stagione».
