La stagione 2024 a livello internazionale è iniziata da Riola Sardo. La prima tappa degli Internazionali d’Italia ha messo insieme per la prima volta quest’anno diversi piloti che si contenderanno i tioli mondiali di MXGP ed MX2.
TESTO E FOTO: MXREPORT.IT
Come al solito la Sardegna ha offerto la cornice ideale per iniziare con le giuste temperature le gare, anche il pubblico questa volta è sembrata più numeroso rispetto anche ad altre occasioni “mondiali”. La domenica sia nel paddock sia sugli spalti il movimento c’era e questo fa sempre piacere a tutti gli addetti ai lavori.
Le gare, quelle hanno detto tante cose ma alla fine non hanno detto nulla. Troppo presto per esaltare o “bastonare” qualcuno, anche se gli spunti ci sono stati. Con beneficio d’inventario.
La MX1 ha visto un solo uomo al comando. Sulla sabbia di Riola Tim Gajser ha mostrato la sua forza e ribadito la sua voglia di rivincita dopo un 2023 complicato dall’infortunio di Arco. Il margine rispetto alla concorrenza su questo tipo di terreno è sembrato importante.
E pensare che gente come Febvre, Renaux, Coldenhoff e Geerts non sono certo degli sprovveduti su questo terreno. Lo sloveno ha controllato le due manche a piacimento aumentando il ritmo solo quando la gara lo richiedeva. Vedi parte finale della prima manche e quella centrale della seconda, al bisogno ne aveva ancora e questo al momento rappresenta un segnale molto preoccupante per tutta la concorrenza, Tiga è tornato e rivuole la corona.
Anche uno spettatore d’eccezione, Jorge Prado, se ne sarà accorto.
Gli altri hanno un buon ritmo ma devono lavorare ancora per arrivare a quel livello. Febvre è sembrato abbastanza veloce specialmente in gara uno ma al momento decisivo si è visto scappar via Gajser dalle mani…..
Bene sia Renaux che Geerts al “debutto” nella classe maggiore, anche per loro c’è tempo per avvicinarsi prima dell’inizio del mondiale.
Coldenhoff con la Fantic si è ben difeso solo nelle prime fasi di gara due, poi è calato. Il lavoro fisico e di sviluppo della moto prosegue.
Anche Fernandez ha bisogno di altro tempo per esprimersi al massimo, lo abbiamo visto molto attento a non strafare.
E poi ci sono gli uomini Beta, Watson ed il nostro Ivo Monticelli. Ben è andato abbastanza bene con due buoni piazzamenti mentre Ivo sta prendendo confidenza con la nuova moto e non aveva certo intenzione di rischiare oltremodo, ma a sprazzi ha fatto vedere delle ottime cose. Lo aspettiamo con piacere.
Guadagnini era altrove, quest’anno ha scelto di non essere agli Internazionali e fare altre gare per avvicinarsi alla MXGP, scelta anche comprensibile secondo noi. Lo rivedremo con molto piacere sia in Patagonia per l’inizio e poi tiferemo per lui dal vivo nelle tappe italiane.
Alberto Forato non c’era ma ci sarà a Mantova domenica prossima, siamo molto curiosi di vederlo in sella alla sua Honda Standing per vedere a che punto è con il feeling e con il fisico. Anche a lui va il nostro augurio migliore.
La MX2 è stata la bella sorpresa. Ha il volto di un giovane italiano che da quest’anno sarà in Honda per sviluppare insieme al team Gariboldi il progetto duemmezzo. Ferruccio Zanchi ha mostrato velocità ed una guida molto fluida sulla sabbia sarda. La rimonta forzata in gara uno e la vittoria di autorità nella seconda manche lo hanno proiettato sul gradino più alto del podio.
Ma ci fermiamo qui, non facciamo voli pindarici e non spariamo sentenze dopo solo una gara. Gli va data la tranquillità ed il tempo per crescere, il mondiale è un’altra cosa. Lo sa lui. E lo sa anche il team.
Certo se il buongiorno si vede dal mattino qualche soddisfazione anche nel torneo iridato Ferro potrebbe offrircela, noi ce le prenderemo tutte. Per ora bravo, anzi bravissimo.
Il migliore del lotto a Riola è però sembrato Simon Langenfelder. Il pilota ufficiale GASGAS di De Carli ha vinto gara uno con distacco mentre dopo la caduta al via della seconda manche lo ha visto ripartire attardatissimo dal gruppo ma poi rientrare di prepotenza fino alla quarta posizione che gli ha dato gli stessi punti di Zanchi ma il secondo gradino del podio. Un euro sul mondiale per il #516 lo punteremmo volentieri.
Andrea Adamo era arrivato a Riola senza aver ancora messo piede in Sardegna quest’anno. Un po’ questo lo si è anche visto poi. Ma la velocità è già buona e questo ci fa ben sperare. Dopo un bel secondo posto in gara uno, anche se su gentile concessione di Oriol, la caduta di inizio seconda manche ci ha fatto un attimo preoccupare, per fortuna tutto OK. Andrea si sta scrollando di dosso tutte le “scorie positive” del 2023 e si sta buttando alla sua maniera sul 2024, con tanto tanto impegno e dedizione, i frutti li vedremo più avanti. Sappiamo che non sarà come lo scorso anno e che le responsabilità adesso sono decisamente maggiori ma ha tutto quello che gli serve per ripetersi, il discorso titolo si affronterà molto più avanti. Per quel poco che abbiamo visto (in pista e fuori) siamo fiduciosi, speriamo che AA80 ci dia ragione.
Il duo del WZ racing Oriol-Fredriksen ha mostrato ottime cose. Molto veloci entrambi sulla difficile sabbia di Riola, il che ci fa pensare molto bene di loro ma su come potranno proiettarsi nel mondiale è molto presto per pensarlo. Certo è che non ci stupiremmo di vederli nella TOP TEN di un mondiale che si preannuncia bello ed incerto.
Bene anche il nuovo acquisto Kawasaki Prugnieres, autore di un’ottima giornata di gare. Sotto la guida di De Reuver sembra molto cresciuto rispetto allo scorso anno. Fra qualche mese vedremo quanto.
Valerio Lata dopo le qualifiche sembrava poter essere tra i protagonisti ma in gara ha avuto alcuni intoppi che non gli hanno permesso di lottare con i primissimi. Ma anche da lui ci aspettiamo grandi cose all’Europeo EMX250, sicuramente è pronto ad essere tra i contender.
Ci aspettavamo qualcosina di più da Lapucci e da Andrea Rossi, ma non ci allarmiamo. Li aspettiamo nelle prossime occasioni.
Nella 125 era ancora più difficile trovare degli spunti concreti. Questi ragazzi sono ancora troppo “variabili” sotto tutti gli aspetti. Sicuramente il podio tutto straniero non ci ha fatto piacere ma per ora quei tra la davanti, parliamo di Zanocz (grande inizio in Fantic per lui), Doensen e MCCallough, sembrano effettivamente più a loro agio sia sulla sabbia che sulle loro moto. In proiezione future non vuol dire nulla ma abbiamo il sospetto che all’Europeo EMX125 saranno nelle posizioni che contano spesso e volentieri.
Anche se a Riola mancavano tanti piloti buoni, alcuni ne vedremo a Mantova domenica, forse li avremo un quadro ancora più chiaro.
I nostri sono appena fuori dal podio, ad iniziare da Simone Mancini che ha debuttato sula Fantic in modo positivo, la sabbia è ancora un suo tallone d’Achille ma a Riola non se l’è cavata poi male. Il quarto posto assoluto è un modo giusto per iniziare la stagione. Stesso discorso vale per Orlando quinto e Bellei sesto, per tutti loro la speranza è di vederli crescere tanto nel corso del 2024.
Altri ragazzi che saranno da tenere d’occhio per questa annata: Alessandro Gaspari, Brando Rispoli e Gennaro Utech. Con un pizzico di fortuna in più sarebbero insieme agli altri nella classifica di fine giornata.
Quest’anno anche a livello continentale abbiamo molte frecce al nostro arco, speriamo che ci portino tante soddisfazioni. Sicuramente partiamo potenzialmente meglio rispetto al 2023. Ma i valori al momento sono difficilmente distinguibili. A loro va tutto il nostro incoraggiamento.
Ci vediamo a Mantova, per scoprire altre cose e per parlare di tutto……e di niente.