Il pluricampione del mondo presenta la squadra che schiera Danée Gelissen nel campionato Prestige femminile.
Comunicato stampa FXAction 04.03.2024 – Chicco Chiodi con Danée Gelissen
Roma – Al team Ceres71 gli olandesi sono di casa. Dopo il ritiro di Nancy Van de Ven, la squadra bresciana, specializzata da alcuni anni nel motocross femminile, si prepara alla stagione 2024 con una nuova pilota, sempre proveniente dal Paese dei tulipani: è la 19enne Danée Gelissen, seconda nell’italiano 2023 e di nuovo al via di tutto il campionato Prestige 24MX – Borilli Pro Series.
Saldo alla guida del team c’è sempre Chicco Chiodi, che anche quest’anno, oltre a gestire la squadra, occasionalmente scenderà in pista come pilota. Ed è proprio il pluricampione del mondo a presentare i programmi del Ceres71 alla vigilia della prima gara stagionale, domenica 10 marzo a Città di Castello.
Dopo il ritiro di Nancy Van de Ven, siete ripartiti praticamente da zero. Cosa vi ha spinto a scegliere Danée Gelissen?
“Abbiamo avuto modo di conoscere Danée l’anno scorso, perché è un’amica di Nancy e aveva deciso di venire insieme a lei a correre il campionato italiano. È una ragazza giovane che s’impegna tanto e ha fatto vedere buone cose in pista, così abbiamo deciso di darle un’opportunità”.
Obiettivi?
“Nel campionato italiano sappiamo che sarà molto difficile battere Kiara Fontanesi, però nel 2023 Danée è arrivata seconda e sicuramente quest’anno partiamo per confermare un piazzamento sul podio. Nel mondiale, invece, l’obiettivo è scalare qualche posizione ed entrare stabilmente nella top ten”.
C’è possibilità di rivedere Nancy Van de Ven in qualche occasione? Continuerà ad avere un ruolo nel team?
“Nancy ha deciso di smettere con le gare e sta ancora finendo di sistemare i suoi infortuni, quindi non penso che cambierà idea a breve. Ora si sta dedicando ad altri progetti che non sono direttamente collegati a noi. Comunque ci siamo lasciati in ottimi rapporti, abbiamo fatto grandi cose insieme”.
Ma perché avete scelto di continuare a lavorare con una ragazza straniera, anziché puntare sulle italiane?
“Al momento le nostre giovani sono un po’ lontane dalle top del mondiale. E non dico che nel vivaio italiano non c’è niente, anzi: dico che c’erano due pilote che avevano il potenziale per arrivare al top, ma hanno fatto altre scelte e non corrono più. Ora ci sono altre ragazze che stanno crescendo, ma per un team come il nostro, che punta ad avere un ruolo anche nel campionato del mondo, è ancora un po’ presto. Magari l’anno prossimo torneremo ad avere anche una pilota italiana, me lo auguro”.
Come mai la scelta di concentrarsi solo sul motocross femminile?
“La cosa è nata quasi per caso. Inizialmente io sono entrato nel Ceres71 come pilota. Poi il rapporto tra me e il team si è consolidato e Massimo Ceresoli ha deciso di prendere Elisa Galvagno, cioè la ragazza che all’epoca seguivo come allenatore. Da lì è iniziato il percorso nel femminile, che ci ha portato fino a vincere il mondiale con Van de Ven”.
C’è grande differenza tra gestire un ragazzo e una ragazza?
“Fondamentalmente dipende dal tipo di persona che ti trovi davanti. L’approccio con cui devi affrontare un ragazzo è un po’ diverso da quello che devi usare con una ragazza, però lo sport di cui parliamo è sempre il motocross: un salto è sempre un salto, il fango è sempre fango, le buche sono sempre buche e se parti male devi sempre recuperare. Posso dire che le ragazze sono mediamente più inclini al sacrificio dei ragazzi, però non è un discorso vero in senso assoluto e quindi ritorno al punto iniziale: ogni persona ha un carattere diverso e l’unica certezza è che per avere successo bisogna lavorare tanto”.
Nel 2023, a 50 anni, sei tornato in gara al Prestige a Ponte a Egola e hai vinto la categoria Fast. Hai in mente di fare qualche apparizione anche quest’anno?
“Tutti gli anni io dico basta, ma poi alla fine faccio fatica a rimanere lontano dalle gare. Ho la fortuna di poter scegliere se correre o meno e quest’anno ci sono diverse piste in cui mi piacerebbe partecipare. Però ormai mi conoscete: il mio divertimento è fare le cose per bene, non ho voglia di presentarmi quando non sono preparato nel modo giusto. Se mi sentirò in forma per dire la mia e fare una bella gara, allora ci sarò”.