Gli appassionati e gli addetti ai lavori non vogliono crederci ma il motocross non sfugge a nessuna delle dinamiche degli altri sport. Quello che sfugge è il ritorno d’immagine di uno sport bellissimo messo ai margini.
Con questo articolo a dir poco fantasioso speriamo di strapparvi qualche risata, e magari pensare a chi possa essere questo o quell’amico nei protagonisti della nostra storia (tutto frutto della nostra fantasia, a scanso di equivoci).
Immaginate il classico bar di paese, lunedì, pausa pranzo.
Il solito gruppo di amici che pian piano si raduna. Per primo arriva lui, quello che ha sempre tempo o che lo trova in qualsiasi modo pur di parlare di motocross. Si siede, apre il giornale, titolone!!
“Adamo ad un passo dal titolo!!”
Di li a poco, ecco altre due figure presentarsi al tavolo, l’integralista ed il sapientone. L’appassionato saluta con la solita battuta: “Vedi allora che non sono solo io a non fare un …….”
Il sapientone inizia a spiegare i motivi del successo di Adamo e tutto quello che c’è intorno al ragazzo.
“Lui è un gran lavoratore, ma chi gli sta dietro?” E giù a dividere i meriti fra pilota e preparatori, tecnici e allenatori in pista. Come se nessun appassionato sapesse chi c’è a seguire il giovane siciliano, certo che lo sappiamo. Non sappiamo le percentuali di merito, lui si. Una sentenza!
Nel mezzo arriva il provocatore che spara una battutaccia su chi tra Smets e Cairoli abbia più peso nelle prestazioni di Adamo……..giù a ridere!!!
L’integralista lo guarda e borbotta…… “Si ma con ste piste di oggi è tutta una gran noia. Tutti tracciati simil supercross, poi si fanno male tutti e chi rimane vince. Una volta le piste erano meno pericolose e più belle. Fortuna che c’è il National, la si che ci sono delle grandi piste!!”
(Sicuramente su qualcosa non sbaglia, ma che bello sentirlo ribadire il concetto, è una specie di sicurezza per tutti noi)
Continuando la lettura si parla di mercato piloti……e qui si scatena il beneinformato. Lui sa tutto, perché conosce il cugino della moglie del meccanico di quel pilota che fa il mondiale.
Allora volete sapere le ultime?? Allora Forato è vicino alla firma con questo, Zanchi se ne va per fare il mondiale con quello, così come il suo compagno di team Rossi che diventa ufficiale. Poi quel team passa a Ducati, l’altro a Fantic e udite udite la Yamaha cambia tutto, la Husqvarna aggiunge un team, e giù con i particolari.
Molti lo guardano, lo osservano e tra loro qualcuno si parla all’orecchio:”Fortuna che c’è lui che le sa tutte….” e giù a ridere anche qui.
(eh sì perché nel motocross moltissimi appassionati sanno ormai anzitempo i vari cambiamenti di team e di piloti. Però lui ha il coraggio di fare i nomi, gli altri aspettano l’ufficialità. Potere della pazienza)
A metà pagina immancabile l’inchiesta…… “Lo stato di salute del motocross in Italia”
E qui si scatena il finimondo. Si perché l’integralista dice “Era meglio quando c’erano solo tre categorie Cadetti, Junior e Senior” (Applausi)
E continua “Ormai tutti giocano con sto ranking solo per vincere le coppette!! Una volta te ne andavi a casa la domenica mattina se non ti qualificavi”
Irrompe il pragmatico “E basta, hai rotto con la ste storie, il motocross è cambiato, è ora che ti adegui e che te la finisci di parlare degli anni 80!”
Poi c’è il pessimista “Lasciamo stare, di questo passo il motocross in Italia sparisce in cinque anni, lo stanno ammazzando sotto tutti i punti di vista”
(Tutto vero e tutto falso allo stesso tempo, ma qui ci vorrebbe da tener aperto il bar due settimane non stop per parlare delle migliaia di sfaccettature dell’argomento)
Per fortuna è ora di tornare a lavoro. Il caffè è stato preso, le cazzate (sempre per ridere, che poi è la cosa più bella) sono state dette, le verità anche.
Possiamo tornare al resto insomma, ma tanto domani torneremo e troveremo altri argomenti per discutere.
Ah dimenticavamo, in extremis arriva il tecnico, vuoi non fargli dire che in Finlandia quello non era apposto con le sospensioni, l’altro che soffriva di motore e di quel ragazzo che in moto non ci sa andare? Ma siiiiiiii dai
La verità, in fondo, è che questo sport è bello così, con le sue sfaccettature, con i suoi tifosi, con i suoi appassionati. Che si ritrovano al bar e parlano, anche in maniera animata. Ognuno con la sua opinione.
Nel calcio si dice ci siano 60 milioni di CT, nel motocross molti ma molti meno purtroppo.
Ma la storia del giornale con le prime pagine dedicate al motocross???? Pazzesca!!!!!
Ci ritroviamo tra qualche giorno, caffè e giornale in mano. Sognare poi non costa nulla. E ridere di queste cose ci può solo renderci migliori. Grazie motocross!!!!
AL BAR DEL MOTOCROSS CON UN GIORNALE IN MANO….
Gli appassionati e gli addetti ai lavori non vogliono crederci ma il motocross non sfugge a nessuna delle dinamiche degli altri sport. Quello che sfugge è il ritorno d’immagine di uno sport bellissimo messo ai margini.
Con questo articolo a dir poco fantasioso speriamo di strapparvi qualche risata, e magari pensare a chi possa essere questo o quell’amico nei protagonisti della nostra storia (tutto frutto della nostra fantasia, a scanso di equivoci).
Immaginate il classico bar di paese, lunedì, pausa pranzo.
Il solito gruppo di amici che pian piano si raduna. Per primo arriva lui, quello che ha sempre tempo o che lo trova in qualsiasi modo pur di parlare di motocross. Si siede, apre il giornale, titolone!!
“Adamo ad un passo dal titolo!!”
Di li a poco, ecco altre due figure presentarsi al tavolo, l’integralista ed il sapientone. L’appassionato saluta con la solita battuta: “Vedi allora che non sono solo io a non fare un …….”
Il sapientone inizia a spiegare i motivi del successo di Adamo e tutto quello che c’è intorno al ragazzo.
“Lui è un gran lavoratore, ma chi gli sta dietro?” E giù a dividere i meriti fra pilota e preparatori, tecnici e allenatori in pista. Come se nessun appassionato sapesse chi c’è a seguire il giovane siciliano, certo che lo sappiamo. Non sappiamo le percentuali di merito, lui si. Una sentenza!
Nel mezzo arriva il provocatore che spara una battutaccia su chi tra Smets e Cairoli abbia più peso nelle prestazioni di Adamo……..giù a ridere!!!
L’integralista lo guarda e borbotta…… “Si ma con ste piste di oggi è tutta una gran noia. Tutti tracciati simil supercross, poi si fanno male tutti e chi rimane vince. Una volta le piste erano meno pericolose e più belle. Fortuna che c’è il National, la si che ci sono delle grandi piste!!”
(Sicuramente su qualcosa non sbaglia, ma che bello sentirlo ribadire il concetto, è una specie di sicurezza per tutti noi)
Continuando la lettura si parla di mercato piloti……e qui si scatena il beneinformato. Lui sa tutto, perché conosce il cugino della moglie del meccanico di quel pilota che fa il mondiale.
Allora volete sapere le ultime?? Allora Forato è vicino alla firma con questo, Zanchi se ne va per fare il mondiale con quello, così come il suo compagno di team Rossi che diventa ufficiale. Poi quel team passa a Ducati, l’altro a Fantic e udite udite la Yamaha cambia tutto, la Husqvarna aggiunge un team, e giù con i particolari.
Molti lo guardano, lo osservano e tra loro qualcuno si parla all’orecchio:”Fortuna che c’è lui che le sa tutte….” e giù a ridere anche qui.
(eh sì perché nel motocross moltissimi appassionati sanno ormai anzitempo i vari cambiamenti di team e di piloti. Però lui ha il coraggio di fare i nomi, gli altri aspettano l’ufficialità. Potere della pazienza)
A metà pagina immancabile l’inchiesta…… “Lo stato di salute del motocross in Italia”
E qui si scatena il finimondo. Si perché l’integralista dice “Era meglio quando c’erano solo tre categorie Cadetti, Junior e Senior” (Applausi)
E continua “Ormai tutti giocano con sto ranking solo per vincere le coppette!! Una volta te ne andavi a casa la domenica mattina se non ti qualificavi”
Irrompe il pragmatico “E basta, hai rotto con la ste storie, il motocross è cambiato, è ora che ti adegui e che te la finisci di parlare degli anni 80!”
Poi c’è il pessimista “Lasciamo stare, di questo passo il motocross in Italia sparisce in cinque anni, lo stanno ammazzando sotto tutti i punti di vista”
(Tutto vero e tutto falso allo stesso tempo, ma qui ci vorrebbe da tener aperto il bar due settimane non stop per parlare delle migliaia di sfaccettature dell’argomento)
Per fortuna è ora di tornare a lavoro. Il caffè è stato preso, le cazzate (sempre per ridere, che poi è la cosa più bella) sono state dette, le verità anche.
Possiamo tornare al resto insomma, ma tanto domani torneremo e troveremo altri argomenti per discutere.
Ah dimenticavamo, in extremis arriva il tecnico, vuoi non fargli dire che in Finlandia quello non era apposto con le sospensioni, l’altro che soffriva di motore e di quel ragazzo che in moto non ci sa andare? Ma siiiiiiii dai
La verità, in fondo, è che questo sport è bello così, con le sue sfaccettature, con i suoi tifosi, con i suoi appassionati. Che si ritrovano al bar e parlano, anche in maniera animata. Ognuno con la sua opinione.
Nel calcio si dice ci siano 60 milioni di CT, nel motocross molti ma molti meno purtroppo.
Ma la storia del giornale con le prime pagine dedicate al motocross???? Pazzesca!!!!!
Ci ritroviamo tra qualche giorno, caffè e giornale in mano. Sognare poi non costa nulla. E ridere di queste cose ci può solo renderci migliori. Grazie motocross!!!!
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