Sono scattati da Riola Sardo (OR) gli Internazionali d’Italia motocross 2020, in una giornata soleggiata e dalle temperature primaverili.
Prestazione sontuosa per Pietro Razzini #44 nella classe 125, il sedicenne in sella alla Husqvarna a 2 tempi ha iniziato nel migliore dei modi la giornata di Riola col terzo tempo nelle prove cronometrate.
Ottimo inizio per Pietro Razzini #44 negli Internazionali d’Italia 2020
Al primo start Pietro si è messo subito davanti al gruppo ed ha impostato un ritmo imprendibile per tutti gli avversarsi. E’ andato a vincere la prima manche dell’anno con 6 secondi di vantaggio sul più diretto inseguitore.
In gara-2 Pietro ha lottato ancora per la vittoria col danese Pedersen, ma non ha preso grossi rischi ed ha lasciato la vittoria al rivale, sicuro di avere la vittoria assoluta in tasca. Un premio per il duro lavoro invernale svolto finora da Pietro e da tutto il team.
Alessandro Manucci ha mancato di poco la top-20 nella MX2 a Riola
Alessandro Manucci #111 è sceso in pista nella classe MX2, la più affollata della giornata, dove subito nelle qualifiche è stato penalizzato da un problema tecnico che lo ha costretto a ricorrere al muletto per ottenere un tempo utile per rimanere nei primi venti.
Col 13° tempo è rientrato agevolmente nel gruppo dei qualificati alla gara, che negli Internazionali d’Italia si corre in una manche unica per ogni cilindrata.
Allo start della gara MX2 Alessandro non ha un buono spunto, penalizzato dal 25° posto in griglia, ma già nel primo passaggio transita 15°. Sale anche al 14° posto nelle fasi iniziali, fino a quando intorno a metà gara un indurimento agli avambracci gli consiglia di calare il ritmo per non commettere errori. Alla fine della manche conquista il 22° posto, un buon risultato per la prima uscita di stagione e la dimostrazione che può stare nei primi venti.
Alessandro Manucci a Riola Sardo
Alessandro Manucci #111: “Abbiamo avuto un problema tecnico in qualifica, ho dovuto cambiare moto, un po’ di confusione e sono riuscito a fare solo il 13° tempo. Andavo 25° al cancello quindi ero parecchio largo. Sono partito male, ma già nei primi giri ero 14° poi mi si sono induriti gli avambracci ed ho calato un po’, ho finito 22°. Il risultato non è stato buono, ma abbiamo visto che sono vicino ai migliori. Ora si lavora in vista di Ottobiano.”
