Il Miravalle di Montevarchi (AR) è stato il degno teatro della terza tappa dell’Italiano Prestige.
Testo e foto MXREPORT
In copertina: la partenza della MX1
Il tracciato toscano si è presentato ai piloti in gara nella sua veste più impegnativa, molti di loro sono rimasti spiazzati ma i migliori come al solito se la sono cavata benissimo.
L’impianto è per tutti quanti gli aspetti di prima categoria a parte uno o due, la viabilità ed il paddock. Forse sono le due cose che impediscono al locale moto club di poter ambire a manifestazioni internazionali di rilievo. Il tracciato si trova nelle colline vicine al paese e non ci si può certo aspettare grandi strade per accedere all’impianto, ma quello che veramente manca sono dei parcheggi in grado di ospitare certi tipi di manifestazioni. Per quel che riguarda il paddock vale lo stesso discorso, non è facile ricavare un grande spazio che possa ospitare tutti i moderni e grandi mezzi che si porta dietro un mondiale. Ci vogliono grandi investimenti e la cosa, specialmente di questi tempi, è molto difficile da realizzare.
Per il resto non manca nulla: bellissima la pista (anche se personalmente era più affascinante il vecchio disegno), due belle tribune su cui godersi lo spettacolo, bar ristorante ben organizzati e la sala stampa degna di tal nome.
Ma adesso diamo spazio alle gare. Il fine settimana di Montevarchi ha segnato la metà del cammino di questo torneo. L’Italiano Prestige quest’anno gode come non mai della presenza di ospiti illustri che hanno scelto queste gare come rodaggio per il mondiale.
In Toscana per l’occasione erano in gara Gajser (per la seconda volta dopo Maggiora), Coldenhoff, Ostlund, Hofer, Gifting e Langenfelder. Tutti nomi buoni nel mondiale, quindi di conseguenza un ottimo banco di prova anche per tutti i nostri ragazzi per capire a che livello siamo.
Se in MX1 il pluricampione sloveno ha dimostrato di fare un altro sport rispetto agli altri, nella MX2 è stato il nostro Nicholas Lapucci ad essere troppo veloce per tutti. Peccato che ancora una volta un errore in gara uno gli abbia fatto saltare tutti i piani. Ad approfittare della situazione Kevin Horgmo che da domenica è tabella rossa del campionato. Lupino rimane in testa alla MX1 anche se rimetterà tutto in ballo con l’assenza di Cavallara per partecipare al National USA.
Due campionati ancora molto aperti e sinceramente la cosa ci fa parecchio piacere, nessuno dei due campionati ha ancora un padrone certo. Sia che si parli di Elite che per quello che riguarda i Fast.
Apriamo una piccola parentesi sulla formula di quest’anno. Per noi rimane la scelta migliore gareggiare a cilindrate divise con Elite e Fast insieme, i fatti sembrano darci ragione e anche in Federazione ne saranno ormai certi. La competitività del torneo è cresciuta grazie a questa scelta.
Da due gare poi sembra che si sia trovato un programma di gare fisso da portare avanti in tutte le gare. Con orari simili a quelli che i piloti di calibro mondiale troveranno più avanti nella MXGP.
I tracciati sono sempre stati molto impegnativi, altro bel segnale. Tutto si sta programmando per riuscire ad essere un campionato di riferimento in Europa. Serve ancora qualche sforzo dalla Federazione e dal promoter per riuscirci, ma la strada imboccata sembra quella giusta.
Le gare sono state molto belle anche se le battaglie vere ce le hanno riservate nelle posizioni dopo il podio. Le vittorie di giornata sono andate ancora una volta a due stranieri, Gajser in MX1 e Langenfelder in MX2.
Ma se per il risultato della classe maggiore nessuno aveva dubbi la sorpresa è venuta dal pilota tedesco ufficiale GAS GAS che ha sfruttato al meglio ogni errore avversario. Per meglio commentare le gare ecco le pagelle della terza tappa…..
GAJSER 10 – verrebbe da dire troppo facile, ma è lui a rendere tutto così. Sembra veramente fare un altro sport. Velocissimo, stiloso ed efficace. Sicuramente insieme ad Herlings, Prado e Cairoli sarà protagonista della MXGP. Il suo vantaggio potrebbe essere quello di arrivare più “ready to race” degli altri, staremo a vedere. Per adesso un marziano in pista, grandioso!
COLDENHOFF 7 – sinceramente ci aspettavamo di più dall’olandese della Yamaha. In gara uno ha faticato oltre modo e in gara due non ha mai tenuto il passo di Gajser. Ha fatto il suo salendo sul secondo gradino del podio ma la distanza da Gajser, termine di paragone per il mondiale, è ancora troppa.
LUPINO 7,5 – con un secondo ed un terzo posto è salito sul podio insieme ai due stranieri, sicuramente più quotati di lui. Ale sembra stare bene e la sua velocità sembra già molto buona. E’ mancato il lampo che potesse infiammare un po’ gli spettatori da casa. Adesso si recherà negli States per il National e noi vorremmo vederlo nelle zone alte della classifica. Può farcela a nostro parere.
PHILIPPAERTS 8 – due quarti posti dietro a certa gente, che dire, il guerriero non molla mai. Un esempio per tutti, specialmente per molti giovani che dovrebbero carpire ogni segreto di un pilota che non si accontenta mai e combatte ancora come un ragazzino. Immenso.
CHIODI 8 – vedi sopra, con qualche anno in più sul groppone. La classe non si compra.
OSTLUND 7 – lo svedese del JK sembra a suo agio sul 450, siamo curiosi di vederlo al mondiale. Sicuramente un buon investimento.
DE BORTOLI 5,5 – una gara uno abbastanza anonima invischiato nelle retrovie ed incapace di risalire la classifica. Poi arriva gara due dove si ritrova terzo per le prime fasi di gara per poi chiudere dietro a tutti i big. Deve e può fare di più, lo aspettiamo a Cavallara.
PEZZUTO 5 – non sappiamo se abbia avuto problemi fisici, per il resto ci è sembrato meno incisivo delle prime gare. Cercasi pronto riscatto…..
BERTUZZO 8 – un giusto premio al vincitore della Fast a Montevarchi. Sembra aver ritrovato la fiducia persa nelle ultime annate, adesso è ad un solo punto dal leader D’Angelo. Il finale è tutto da scrivere, ma ha tutte le carte in regola per portare a casa il titolo.
LANGENFELDER 8 – senza strafare ha portato a casa l’assoluta. In gara uno ha approfittato dell’errore di Lapucci andando a vincere indisturbato. Nella seconda manche si è accontentato della piazza d’onore. Bravo ed intelligente. E in gara due non era lontano dal pilota toscano della Fantic…
ADAMO 8 – sta ritornando, piano piano, il pilota di inizio 2020. Quell’infortunio gli è costato carissimo ma il tempo è dalla sua parte. Andrea può dire la sua sia in campo nazionale che internazionale. Talento e voglia ci sono, speriamo anche tutto il resto. Un secondo ed un quarto posto lo hanno portato sul secondo gradino del podio.
HORGMO 7,5 – una gara in controllo. Due volte terzo senza particolari sforzi gli hanno consegnato il podio e la tabella rossa. Non sarà così facile togliergliela, bravo Kevin.
LAPUCCI 6 – quell’errore in gara uno pesa come un macigno, ancora una volta non riesce a fare due manche alla sua altezza. Probabilmente parleremmo in altri termini ora perché Nicholas era il pilota più veloce in pista. La vittoria in gara due in condizioni precarie dice tutto, speriamo che non abbia riportato conseguenze particolari nella caduta. C’ è bisogno di più controllo, non manca altro.
PANCAR 7 – lo sloveno cresce e ormai è frequenza stabile dell’alta classifica. Bel pilota, vediamo dove riuscirà ad arrivare quest’anno.
HOFER 5 – la sua prima gara ufficiale ha detto che c’è ancora bisogno di rodaggio. L’austriaco dovrà mettersi sotto, il mondiale è sempre più vicino, se vuole essere tra i protagonisti dovrà fare molto di più.
GIFTING 5 – ci aspettavamo di più dallo svedese della GAS GAS, per lui invece una gara anonima.
FACCHETTI 5 – ancora una gara nell’anonimato per lui, ancora peggio che a Mantova. Velocissimo in prova, stranamente a centro gruppo in gara. Deve trovare la soluzione a questo divario di rendimento….
ULIVI 8 – il padrone della Fast MX2, anche a Montevarchi vittoria di giornata per lui che si inserisce sempre in mezzo agli Elite. Una vera e bellissima sorpresa. Bravissimo!
Per il resto, che dire, ci vediamo a Cavallara il 5 e 6 Giugno. Che lo spettacolo continui!!!