Siamo ritornati da Arco con tanti spunti, poche certezze e un pizzico di preoccupazione.
Il GP del Trentino ha confermato la forza dei due leader di MX2 ed MXGP ma analizzando bene la situazione è incertissima soprattutto nella classe maggiore.
Prima di tutto è stato bellissimo vedere tantissimo pubblico a colorare il Ciclamino che come al solito si è presentato bello e difficile. Pista mono traiettoria? Sinceramente non ci è sembrato, chi ne aveva di più è sempre riuscito a passare, il resto lo fa anche la voglia di rischiare, al quarto GP molti non lo hanno voluto (giustamente?) fare.
Partiamo dalla MXGP che, almeno in quello che abbiamo visto in pista, ha visto per la prima volta i rivali di Jorge Prado essere a larghi tratti più veloci dello spagnolo. Prado ha spaventato tutti ma dopo quattro GP il suo primo rivale, Tim Gajser, si trova a soli tredici punti di distacco.
Questo non toglie nulla a quello che Jorge ha fatto fin qui, tornato dall’America è sembrato se possibile ancora migliorato nella guida e nella sua convinzione di essere il più forte. La domanda è, riuscirà a mantenere il suo stato di grazia per tutto il campionato? Sicuramente la motivazione di riconfermarsi prima di trasferirsi negli USA è benzina importante.
Ma se lui sembra in formissima già da oltre un mese i suoi inseguitori sembrano ancora dover esprimere il loro massimo. Tim ci aveva stupito agli Internazionali ma secondo noi non è ancora al 100% e sta amministrando molto le sue prestazioni. Ad Arco specialmente in gara due ha amministrato senza mai esagerare, chissà se la sua memoria sarà tornata all’infortunio patito qui lo scorso anno. Ma ha guadagnato punti dal capoclassifica approfittando della sua disavventura di sabato (perdita della sella e nessun punto) e gli è stato davanti in gara uno sorpassandolo durante la manche e tentando anche di vincere. Quindi occhio perché il suo meglio non lo abbiamo ancora visto.
La crescita di Febvre è stata certificata con questo GP, il francese sta tornando ad altissimi livelli ed anche lui a fine domenica per la prima volta ha guadagnato punti su Prado.
E poi Herlings, si non è stato un bel GP per lui. Ma noi ci sentiamo di azzardare che domenica era il pilota più veloce in pista, forse per la prima volta quest’anno. D’ora in poi se riuscirà a sistemare il discorso partenze sarà veramente l’avversario più temibile per tutti. E il suo distacco dalla testa del campionato non è così incolmabile.
E poi le prove convincenti di Seewer e di Vlaanderen che saranno fattori importanti per mischiare le carte in alcune manche.
La morale è, dopo un quinto di campionato abbiamo il favorito (Prado) ma anche tanti contendenti che potranno spodestarlo.
E’ d’obbligo rendere omaggio a questi atleti che corrono ad un livello che “non è di questo pianeta”, vederli dal vivo è incredibile.
Aspettando i nostri. Si perché se Guadagnini ancora non si è visto e Forato ne avrà ancora per un po’ anche Ivo Monticelli non ha ancora trovato il suo miglior livello. Nota di merito per Emilio Scuteri, finalmente è approdato nella classe che doveva calcare già da anni perché è quella che lo fa esprimere meglio. Andare a punti in questo Mondiale non è cosa da tutti, lui in gara due ci è riuscito, bentornato a questo talento troppo sfortunato fin qui.
La MX2, più che quello che è partiamo ragionando su quello che potrebbe essere in futuro.
Le voci che si rincorrono (vere o no ci sono) parlano delle sirene a stelle e strisce che potrebbero privarci qui in Europa dei maggiori talenti di questa classe. Sembra infatti che almeno quattro di loro (un olandese, due belgi ed un tedesco giusto per non fare nomi) abbiano avuto offerte allettanti da Oltreoceano.
Purtroppo il fatto che in questo momento storico negli USA non si sfornino particolari talenti unito alle grandi risorse economiche su cui possono contare i team di spicco di Supercross e National mette a rischio la entry list 2025. Aspettiamo ancora un po’ per capire se le voci non erano solo voci.
Nell’ipotesi peggiore tra loro quattro (non è detto poi che se ne vadano tutti) e quelli che dovranno passare in MXGP per limiti di età o esigenze delle case ci troveremmo di fronte ad un torneo magari più vicino all’Europeo, molti di quelli che ora ci corrono andranno ad incasellarsi nei team per affrontare il Mondiale.
Per quel che riguarda questo campionato, sembrerebbe un uomo solo al comando come si suol dire, ma anche qui l’apparenza può ingannare. De Wolf è il più veloce di tutti, ma non riusciamo ad essere certi che possa tenersi lontano dai guai da qui a fine stagione.
I vari Langenfelder, Lucas Coenen, Benistant, i due orange Everts e Adamo ed il duo Triumph potranno approfittarne. Ad Arco alcuni di loro ci sono riusciti dimostrando che magari nei prossimi GP troveremo più equilibrio.
Parlando degli italiani oltre a dire che Andrea Adamo sta per ora affrontando quelle difficoltà prevedibili per chi deve riconfermarsi, finalmente abbiamo rivisto un ottimo Andrea Bonacorsi. Con il terzo posto in gara due potrebbe aver capito di poterci stare. Secondo noi avrà ancora modo di mettersi in mostra, sempre che resti in MX2.
Aspettiamo anche il rientro di Ferruccio Zanchi, quell’infortunio in allenamento non ci voleva. Tornerà presto nella top ten del campionato, ha le potenzialità per farlo. Lui spera già da Agueda, noi anche.
Aspettando il GP del Portogallo, per ora ci rituffiamo nel Pro Prestige. Nel week end andremo a Cingoli a vedere un altro campionato veramente interessante e competitivo.