Per il Team Ghidinelli Yamaha il 2018 sarà un anno impegnativo che lo vedrà presente su più fronti. Tanti sono i piloti che troveranno riparo all’interno della struttura gestita da Morris Ghidinelli.
Si va da Stefano Pezzuto che sarà impegnato nell’Italiano Prestige e farà anche alcune prove del Mondiale MXGP. C’è poi Giuseppe Tropepe con la 250, pure lui presente nell’Italiano Prestige e all’Europeo EMX250 al pari di Michael Mantovani, che farà solo alcune prove e che con il Team bresciano cerca un riscatto dopo una stagione 2017 piena di infortuni.
Vaja Felix e Kevin Cristino hanno entrambi l’obiettivo di fare un buon Italiano e cercare di qualificarsi in più gare possibili nell’Europeo 250 ed essere protagonisti nel Regionale Lombardia al pari di Nicola Lazzaroni e Luca Quarti. Federico Bracesco oltre ad essere presente nell’Italiano MX1 sarà al via nel Regionale Veneto
Bene, questo è il parco piloti 2018 del Team Ghidinelli Yamaha che nel frattempo ha partecipato alle tre gare degli Internazionali d’Italia. Internazionali che hanno messo in mostra un ottimo Tropepe ma anche Pezzuto non è andato male. Mantovani è stato bersagliato da piccoli infortuni e dall’influenza che non gli ha permesso di rendere al meglio.
Andiamo però per ordine.
Giuseppe Tropepe sia sulla sabbia di Riola e di Mantova, sia sul duro di Noto, ha espresso un buon potenziale.
A Riola fa un ottimo settimo crono nel Gruppo2 e nella gara della MX2 chiude nono. Nella Supercampione chiude 23esimo ma al primo passaggio era 39esimo, cioè ultimo.
A Noto ripete un ottimo quinto tempo nelle prove cronometrate mentre nella manche della 250 termina quinto. Nella Supercampione è decimo rimontando dalla 18esima posizione.
Nell’ultima gara che si è svolta a Mantova, Giuseppe continua il trend positivo. 12esimo crono, nella gara della MX2 passa il traguardo ottavo dopo una rimonta dal 20esimo posto. Nella gara finale è 12esimo assoluto e sesto di categoria.
GIUSEPPE TROPEPE #223
“A Riola ho fatto segnare un buon tempo, ma poi allo start non sono scattato bene e mi sono trovato ultimo. Recuperare sulla sabbia è sempre difficile ma sono riuscito a terminare nono. Nella Supercampione sono partito bene ma poi sono caduto alla prima curva insieme ad altri. Non sono riuscito a rimontare come avrei voluto ma sono abbastanza soddisfatto di questa prima gara. A Noto ho fatto un’altra buona qualifica e mi sono preso un bel posto al cancelletto di partenza. Sono partito bene ma al secondo giro sono uscito da una traiettoria abituale e sono caduto prendendo una bella botta. Sono risalito in moto e, sebbene avessi la moto tutta storta ho chiuso con un bel quinto posto. Bella partenza anche nella gara finale che ho terminato decimo mettendo in mostra anche un buon ritmo. Mantova invece mi ha messo in difficoltà, non riuscivo a trovare le linee giuste ed l’ho trovata poco segnata, diciamo semplice. Eravamo in tanti ma ho imbroccato un buon giro che mi è valso il 12esimo tempo. Al via della MX2 c’è stata una caduta di gruppo alla prima curva, io non sono caduto ma ero intrappolato dalle altre moto. Anche in questo caso ho fatto una buona rimonta fino alla ottava posizione. La Supercampione l’ho terminata 12esimo. Sono contento di come sono andate queste tre gare. Sono state un ottimo banco prova in viste dell’Italiano e dell’Europeo ed ho constatato che la moto va bene ed io ho una buona preparazione fisica”.
Una caduta nella manche della MX1, compromette la gara di Riola Sardo di Stefano Pezzuto, ma in terra sicula, a Noto, si riscatta pienamente facendo segnare un bel non tempo nelle prove cronometrate ed anche nella prova della MX1. Nella Supercampione non parte benissimo e con una pista difficile e molto bucata, non va oltre il 17esimo posto.
Sulla sabbia di Mantova le cose vanno meglio, il feeling con la moto migliora anche grazie alle soluzioni trovate. Dopo il 18esimo crono, Stefano sfiora la Top Ten nella MX1. Infatti termina 12esimo superando il coriaceo Mallè a pochi giri dal termine.
STEFANO PEZZUTO #878
“La prima gara a Riola non è andata come volevo. Nella gara della MX1 sono caduto ed anche se l’ho finita, non mi sono qualificato per la Supercampione. La seconda a Noto è stata una prova strana. Pista molto difficile e piena di canali. Visto però il parco partenti, mi aspettavo di più ma ho fatto un buon allenamento in vista della prova di Mantova. Gara che è andata bene anche per il fatto che sto trovando il giusto feeling con la moto. Abbiamo trovato delle soluzioni che mi hanno fatto avere buone sensazioni. Adesso mi metto al lavoro in vista della prima prova dell’Italiano che ci sarà ad Arco di Trento a metà marzo”.
Invece l’inizio stagione di Michael Mantovani non è proprio stato dei migliori. Il giovane pilota emiliano ha faticato tanto per colpa di una tonsillite presa proprio nel momento di inizio della preparazione. A Riola, al via della prova della MX2, Michael cade e nonostante cerchi di recuperare è fuori dalla manche finale. Sul duro di Noto centra la qualificazione alla Supercampione ma lo scarso allenamento non gli fa fare una buona prova. A Mantova, per quanto riguarda la preparazione fisica le cose vanno un tantino meglio ma la concorrenza è tanta e per soli due decimi non si qualifica. E’ chiaro che lo standard di Michael è ben altro e lo scarso allenamento non lo ha sicuramente aiutato.
MICHAEL MANTOVANI #722
“Non ho molto da dire. Queste prime gare per me non sono andate per niente bene. Tutto il mese di gennaio non ho potuto fare niente per colpa di una tonsillite che mi ha fatto penare facendomi saltare tutta la preparazione invernale.
Quindi mi sono presentato a Riola come fosse un allenamento. Sono caduto alla prima curva della partenza della MX2, ho iniziato a recuperare ma dopo quasi 15 minuti mi sono venuti i crampi alle gambe proprio per lo scarso allenamento e mi sono dovuto ritirare. La settimana dopo, in Sicilia, ho trovato una pista molto difficile. Ho faticato tutto il giorno ma sono riuscito a chiudere nei primi venti per fare la Finale. Finale che ho terminato 28esimo ma molto molto lontano dai miei standard abituali sia a livello di guida che di concentrazione. A Mantova mi sentivo proprio bene ma, alla fine, è andata peggio delle altre perchè sono rimasto fuori di appena due decimi dalla gara ed ho quindi dovuto fare lo spettatore. Adesso devo resettare tutto, dimenticarmi di queste prime tre gare e prepararmi al meglio per l’Italiano”.