Abbiamo fatto due chiacchiere a metà della stagione Mondiale MX2 di Samuele Bernardini, dopo l’assenza dalla doppia trasferta in Indonesia ecco spiegati i motivi e alcune valutazioni sui suoi problemi fisici.
Ciao Samuele, facciamo due chiacchiere a metà di questa stagione 2018 che si è rivelata più difficile del previsto…
Innanzitutto parlaci del motivo per cui hai saltato le due gare del Mondiale in Indonesia, scelta tua o del team?
Ciao a tutti.
Abbiamo optato per questa decisione considerando la mia non buona condizione fisica causata dalle molteplici cadute avvenute durante il Gp di Lombardia a Ottobiano.
Sicuramente non sarai soddisfatto della tua stagione finora, con solo due piazzamenti nei primi dieci su 22 manche disputate…
Pensavamo di riuscire a rientrare in poco tempo e con buoni risultati ma, anno dopo anno, il livello cresce sempre di più. Stare fermo e, quindi, lontano dalle gare 7/8 mesi non mi ha sicuramente aiutato e poi rientrare con solo 2 mesi di tempo per allenarsi, e schierarsi dietro ad un cancelletto di un Mondiale, non mi ha facilitato la ripresa.
Da fuori sembra di vedere una calo nella tenuta fisica dopo i primi 15-20 minuti, per cui anche se parti bene fatichi a mantenere la posizione, è così?
Mi sono schierato al mondiale non al 100% delle mie possibilità e, con un calendario così impegnativo, senza quasi nessuna domenica libera ho faticato a riprendere il ritmo che, come dicevo prima, rispetto all’anno precedente, si è alzato.
L’infortunio al ginocchio della passata stagione ha influito sulla preparazione invernale?
Il ginocchio a volte non collabora, c’è comunque da considerare che parliamo della terza operazione per il mio crociato, dovrò inevitabilmente convivere con dei dolori ma sono determinato a stringere i denti fino a che ne varrà la pena.
Dipende anche dal tuo modo di guidare che richiede un maggior dispendio di energie?
La mia guida non aiuta il dispendio di energie, ma ognuno ha il suo stile. Due stili che ammiro e che mi sarebbe piaciuto avere sono quelli di JS7 e CR22 (James Stewart e Chad Reed ndr.)
La scelta di non correre il Campionato Italiano Prestige è tua o della TM? Non pensi che possa essere utile anche per il Mondiale?
È stata una scelta pensata 2 anni fa quando con TM abbiamo parlato di quali gare si sarebbero dovute affrontare. Il livello del campionato Italiano è cresciuto molto, vedremo più avanti se correrò in qualche gara.
Il prossimo anno dovrai abbandonare la MX2 per motivi di età, hai già proposte o idee per il 2019 in MXGP?
Si, il prossimo anno dovrò passare in MXGP. Sto cercando di organizzare al meglio il mio futuro e continuerò a farlo nelle prossime settimane.
Ci sono alcune offerte, valuterò e mi impegnerò al massimo per iniziare il 2019 all’altezza di un campionato del mondo.
Se c’è qualcos’altro che vuoi aggiungere…
Ringrazio la mia famiglia che ha vissuto con me ogni singola gioia e dolore. La mia ragazza, Giulia, che mi è sempre stata vicino. Flavio, amico e membro del team che mi ha operato. Andrea Sassoli il mio amico e fisioterapista che mi ha aiutato a rimettermi in forma.
Grazie e in bocca al lupo per il prosieguo della stagione!